Partecipa a IlTrigno.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

I giochi di una volta per le vie del borgo di Liscia

Condividi su:

Gli alunni e le insegnanti delle Scuole Primaria e dell’Infanzia di Liscia dell’Istituto Omnicomprensivo “G.Spataro” di Gissi, nell’ambito del Progetto di SERVICE LEARNING, hanno interagito con le risorse presenti nel proprio ambiente di vita condividendo con loro momenti di confronto e di crescita.

Dopo aver accolto a scuola i nonni per ascoltare, scoprire e conoscere le loro storie personali legate ai giochi di quando erano piccoli, hanno deciso di organizzare una mattinata alla rassegna dei “GIOCHI DI UNA VOLTA”. 

Oggi il recupero dei quei giochi tradizionali è un utile strumento per raccontare “ai bambini tecnologici” il passato recente e far riscoprire loro la storia della generazione precedente; un modo per comprendere le proprie origini e assimilare quel senso di appartenenza ad un mondo che varia costantemente.

Rivalutare la propria tradizione culturale sensibilizzando le nuove generazioni affinché il passato e il proprio ambiente venga custodito e tramandato è il bisogno fondamentale che scaturisce dal progetto. Vivere le tradizioni come valore; essere testimonial della cultura patrimoniale e vivere momenti di condivisione con persone rappresentative del proprio paese sono le finalità che la scuola intende perseguire.

Il primo momento dell’evento è stato caratterizzato da riflessioni e considerazioni riguardanti le differenze dei giochi di oggi e quelli di un tempo. Successivamente, per le vie del Borgo i bambini, suddivisi in gruppi eterogenei, hanno voluto riproporre ai genitori, ai nonni, ai passanti e alla nostra Dirigente Scolastica Dott.ssa Aida Marrone i diversi giochi riscoperti, valorizzati con le filastrocche interpretate dai più piccoli. Tutti i presenti si sono “messi in gioco” divertendosi con semplicità.

“Il recupero dei giochi tradizionali rappresenta dunque la riscoperta della propria storia, delle proprie origini e del senso di appartenenza”

 

Condividi su:

Seguici su Facebook