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CAMILLO D' AMICO SCRIVE ALLA PRO LOCO DI CUPELLO

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Stimatissimi Dirigenti della Pro Loco,

pubblicamente torno a rivolgermi a Voi tutti per chiedere il rinnovo dell’adesione all’associazione per il corrente anno 2020.

Nel 2019 a me quanto ad altri 14 cittadini lo avete negato con pretestuosità varie; nel frattempo però è continuata l’irregolare pratica della “cooptazione” dei soci per nulla eletti in nessuna assemblea elettiva ed elevati anche al rango di “presidente” pro tempore.

Lo statuto associativo vigente è così stato palesemente violato.

Lo spirito della Pro Loco è quello dell’inclusione ed essere luogo d’incontro tra idee diverse.

Lo dico e lo affermo sulla scorta della mia personale ultradecennale esperienza nel mondo delle Pro Loco oltreché sulle responsabilità apicali avute sia a livello locale che dell’UNPLI Chieti.

Oggi la Pro Loco di Cupello rappresenta una porzione minoritaria ed elitaria della nostra popolazione ed è  di chiara appartenenza ad una parte politica; così si è  tradita la natura storica dell’associazione di essere “super partes”.

Continuando a negare l’adesione o il rinnovo a chi non è allineato al “pensiero unico oggi dominante” non solo si continua a violare storia e natura fondativa della Pro Loco ma si  perde la residuale credibilità che ancora rimane tra i cittadini e, soprattutto, quella nei confronti dell’intero sistema UNPLI dalla quale, ancora oggi, l’associazione gode del servizio di volontariato civile nazionale.

Personalmente non mi rassegnerò MAI ad accettare supinamente e passivamente la privazione del sacrosanto diritto ad avere la tessera associativa annuale della Pro Loco e, oltre questa ennesima richiesta pubblica, non lesinerò altre iniziative di tutela personale se la situazione dovesse permanere.

In attesa di riscontro vi porgo cordiali saluti.

Cupello 9 Dicembre 2020

 

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