Chi segue la politica sa che a questo punto della (partita) crisi il fischio dell' arbitro decide il risultato.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella potrebbe fare varie cose:
1 - dare un preincarico a Conte, al quale (non avendo trovato gli agognati responsabili che pensava di trovare) piacerebbe fare un ulteriore sondaggio per vedere se arrivano o se riesce a ricucire con Renzi. È chiaro che se non troverà ulteriori parlamentari disposti ad appoggiarlo, uscirà di scena. Per cui questa che sembra una buona soluzione per il premier dimissionario, potrebbe rivelarsi la sua tomba politica;
2 - dare un incarico esplorativo a Roberto Fico (presidente della Camera, pentastellato), che pure può arrivare alla conclusione che Conte non ha più la maggioranza ed anche in questo caso il premier dimissionario uscirà di scena;
3 - dare un incarico pieno a una figura istituzionale o di alto profilo (Cartabia o, meno probabilmente, Draghi) per un Governo del presidente (il precedente sarebbe Ciampi, che "sostituì" il primo Amato perché i partiti erano decimati da Tangentopoli e Soros attaccava la lira);
Ognuno di questi casi allontana dalla terza conferma Giuseppe Conte, che perde la sua partita perché i responsabili non li ha trovati, visto che costoro (come ben sanno i veri politic) vanno verso un premier forte e duraturo (e lui era oggettivamente indebolito dal veto implicito di Renzi).
Va detto inoltre, il centrodestra ha tenuto, perché è considerato vincente dai parlamentari "trampolieri" che quindi non lo abbandonano.
Pur nelle ipotesi 1 e 2, cioè che venga acclarata che non c' è maggioranza, a questo punto sembra tramontare l' incarico ad un politico (Di Maio o Franceschini) sostenuto da 5 Stelle, PD, LeU ed Italia viva, grazie alla forte resilienza messa in atto da Conte, alla unanime ostilità delle 5 Stelle per Renzi e alla linea "realista" del Pd. Quest' ultimo punta ad evitare che il prossimo presidente della Repubblica sia scelto dal prossimo Parlamento, perché ha compreso che un capo dello Stato non di destra può essere argine ferreo alla destra della prossima legislatura: l' Italia non è una Repubblica presidenziale, ma lo "diventa" quando i partiti sono deboli (ma la linea del Pd merita un altro editoriale, perchè essa sembra peregrina ed in realtà non lo è)