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Verso il voto nei comuni del medio e alto Vastese

A Furci una lista di giovani, a Celenza sul Trigno Venosini ci riprova

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Domani a mezzogiorno scade il termine per la presentazione delle liste per le amministrative del 6 e 7 maggio. Nel medio e alto Vastese si andrà alle urne a Furci, Celenza sul Trigno, Castiglione Messer Marino e Castelguidone. Furci. Qui il centro-sinistra non esiste e non ha referenti. Il paese è vicino all’UDC e l’influenza della vicina Gissi di Remo Gaspari è ancora forte. Angelo Argentieri, attuale sindaco e consigliere provinciale, è al secondo mandato consecutivo e non potrà ricandidarsi. È esclusa una sua partecipazione alle elezioni anche come semplice candidato. Età e salute lo spingono a non ricandidarsi. L’attuale amministrazione cercherà continuità mettendo a capo della lista Claudio Cianciosi attuale assessore. La novità di Furci sta nella lista che si contrapporrà alla su citata. Si tratta di una squadra di giovani, tutti – o quasi – alla prima esperienza. Negli anni precedenti sono stati molto attivi in paese con il lavoro svolto insieme all’associazione culturale ‘La Pitech’. Da qui l’idea di impegnarsi direttamente per Furci. Il candidato sindaco della lista è Angelo Marchione, insegnante. Nonostante il periodo caldo delle elezioni l’atmosfera tra le due liste è rilassata. Non è esclusa la formazione di una terza lista al fotofinish da parte dell’attuale opposizione. Nelle settimane passate si era parlato anche di una lista di aderenti a Forza Nuova che, però, non si è concretizzata. Celenza sul Trigno. Andrea Venosini, attuale sindaco, proverà a conquistare un secondo mandato. Il paese è diviso a metà. Diverse le questioni che hanno separato la popolazione negli ultimi anni, alcune delle quali finite in tribunale. A cercare di mettere fine all’esperienza di primo cittadino di Venosini sarà il farmacista Ugo De Aloysio, a capo di una lista civica appoggiata dal locale Partito Democratico. Castiglione Messer Marino. L’anno scorso il centro-destra non è riuscito a mettere insieme i pezzi per presentare una lista, il quorum non fu raggiunto e il Comune venne commissariato. Il centro-sinistra ripropone lo stesso candidato, Emilio Di Lizia. Il centro-destra sembra non aver ancora trovato la colla per mettere insieme le varie anime presenti. Il rischio sarebbe un nuovo commissariamento, ma alla fine una seconda lista, in un modo o nell’altro, verrà fuori. Castelguidone. Circa 350 elettori e difficoltà nel comporre le liste. L’attuale sindaco Mario Cicchillitti è al secondo mandato consecutivo e non può ripresentarsi. Un tema importante nella campagna elettorale sarà sicuramente rappresentato dalla posizione dei candidati riguardo all’installazione delle pale eoliche. Il progetto – molto impattante – è stato bocciato tempo fa a causa della forte opposizione dei cittadini e dei comitati e di recente è stato nuovamente presentato dalla Ipotenusa Srl. Cosa succede sulla costa? Si vota anche a San Salvo. Anche qui c’è il commissario prefettizio: l’amministrazione Marchese è caduta qualche mese fa sull’approvazione del bilancio. Saranno cinque i candidati sindaco e 12 le liste. In uno dei suoi fortini, il centro-sinistra si presenta spaccato. Da una parte il PD, dall’altra San Salvo Democratica (tra i fondatori del Nuovo Centro Sinistra) composta dagli esponenti della passata giunta. Questi ultimi accusano il PD di avere pesanti responsabilità nella fine anticipata dell’amministrazione. Anche se alcuni degli aderenti a SSD si rispecchiano ancora – a livello nazionale – nel PD presto arriverà l’espulsione dallo stesso: lo statuto non prevede candidature contrapposte al partito. Gli schieramenti sono i seguenti: Tiziana Magnacca (PDL, San Salvo Città Nuova, Lista Popolare), Arnaldo Mariotti (PD, Democratici per San Salvo, Città Unita), Domenico Di Stefano (vincitore delle primarie del Nuovo Centro Sinistra e appoggiato da San Salvo Democratica, IdV, SEL, PSI), Fabio Travaglini (UDC) e Marco Sabatini (Movimento 5 Stelle).
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