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Riconversione della Golden Lady, progetti esistenti ma ancora nessuna concretezza

Sabato nuovo presidio con i lavoratori dinanzi la fabbrica della Val Sinello

A cura della redazione
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Spunta una quarta offerta nell'ambito degli auspicati progetti di riconversione industriale della Golden Lady in Val Sinello, a Gissi. Nell'ultimo incontro congiunto, lunedì, tra dirigenti aziendali e rappresentanti sindacali, è stato fatto il punto della situazione (ricordando 3 ipotesi già in itinere) e rivelando l'esistenza di un quarto possibile acquirente per il sito del Vastese.

 
Non sono stati annunciati nomi e settori di competenza ma dai sindacati parlando del possibile impiegno di almeno 250 lavoratori, con insediamento di un altro piccolo stabilimento che possa riassorbire ulteriori maestranze. Le trattative vanno avanti, anche se i tempi stringono con la fine all'orizzonte degli ammortizzatori sociali per i 382 lavoratori, donne per la gran parte. "L'ultima offerta sembra più interessante delle precedenti - sottolineano i rappresentanti territoriali di Femca Cisl, Filctem-Cgil e Uilta-Uil, Franco Zerra, Giuseppe Rucci e Arnaldo Schioppa -. E' importante che scenda in campo la Regione e che prenda direttamente contatti con gli industriali interessati alla riconversione, quantificando le risorse disponibili e i tempi necessari per l'allocazione. Conoscere le agevolazioni economiche e i vantaggi offerti dovrebbe invogliare gli investitori ad accelerare le procedure". Dalla credibilità del progetto dipende anche il prolungamento della cassa integrazione di un altro anno. L'amministratore della Golden Lady, Federico Destro, accompagnato dal direttore di stabilimento Gianluigi Pini, ribadisce l'intenzione di smantellare il sito produttivo di Gissi, proponendo incentivi ai lavoratori disposti ad andare via e di questo si parlerà il prossimo 25 maggio nel corso della nuova riunione in programma nella sede dell'Associzione Industriali di Vasto. 
 
Sabato 28, intanto, nuovo presidio dei sindacati dinanzi la fabbrica di Gissi. "Di concreto non c'è ancora nulla, ma si sta lavorando per meglio definire il percorso dei 382 lavoratori in cassa integrazione ancora per sette mesi. Saremmo tutti più tranquilli se potessimo avere direttamente un incontro con questi industriali. Ma non è possibile. Marco Sogaro (responsabile della Wollo, la società che si occupa della riconversione del sito, ndc) mantiene il più stretto riserbo", aggiunge Rucci della Cgil.

 

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