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La Ericsson 'incalza', Fresagrandinaria avrà l'antenna

La multinazionale ha chiesto il ripristino immediato dell'iter burocratico

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Fresagrandinaria – Sembra essere arrivata a una svolta – obbligata – la vicenda dell’antenna per la telefonia mobile che la Ericsson – per l’operatore 3G –  ha intenzione di installare nei pressi del cimitero comunale. La discussione sull’opportunità e sul luogo individuato per ospitare l’antenna è cominciata nel dicembre scorso. Sono state raccolte firme e distribuiti volantini per l’individuazione di un altro sito. Dopo mesi di botta e risposta tra maggioranza, minoranza, firmatari e soggetti interessati, nell’ultimo consiglio comunale sull’argomento – il 27 aprile – è stato deciso di sospendere gli iter connessi alla realizzazione dell’impianto in attesa di redigere, nel frattempo, una regolamentazione per la localizzazione delle antenne che indicasse l’idoneità – o meno – del luogo prescelto.

 


Progetto in stand-by? Assolutamente no, secondo la Ericsson. Dopo il consiglio comunale – nei giorni passati – i responsabili della multinazionale si sono presentati in comune e senza mezzi termini hanno chiesto spiegazione per l’interruzione dell’iter presso l’Arta. A quanto pare, è stato chiesto all’amministrazione di ‘rimettere in moto’ il procedimento, altrimenti l’antenna sarà installa su un terreno privato a qualche metro di distanza. Insomma oltre al – presunto – danno, anche la beffa – certa –, considerato che in tal caso non ci sarebbe l’entrata per le casse comunali delle 12mila euro annue per l’affitto del terreno.

 


Il sindaco fresano, Giovanni Di Stefano, ha proposto in alternativa di valutare l’idoneità di un altro sito, in località ‘Pianezza’, al confine con Lentella. Dopo i rilievi e le foto di sorta i tecnici della Ericsson hanno rimandato l’ultimatum a venerdì 18, quando comunicheranno la loro risposta. In caso il secondo terreno indicato non vada bene, l’amministrazione dovrà dire – subito – se cederà o meno il suolo comunale nei pressi del cimitero. Ovvero, considerando che il contratto con il privato è ‘lì che aspetta’, bisognerà solo decidere se riscuotere o no quei 12mila euro all’anno. D’altronde gli stessi tecnici della multinazionale sanno bene – e non hanno esitato a ricordarlo – che, in caso l’amministrazione impedisse in qualche modo l’installazione dell’antenna, un eventuale ricorso al Tar andrebbe a discapito del Comune, considerata l’assenza di una regolamentazione sull’installazione di impianti simili.

 


Insomma, Fresagrandinaria avrà l’antenna. Al contrario di incontri pubblici imparziali – che non si sono riusciti a organizzare in questi sei mesi – in risposta ai timori dei cittadini riguardo possibili ricadute sulla salute.

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