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Anna Dragonetti fornisce alcune precisazioni sul 'caso antenna' di Fresagrandinaria

«Dov'è il programma delle installazioni fisse?»

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Sul caso 'antenna' a Fresagrandinaria, la capogruppo di minoranza, Anna Dragonetti, intende fare alcune precisazioni. Innanzitutto riguardo al 'Programma annuale delle installazioni fisse da realizzare', documento che la società proponente è tenuta a presentare e che deve essere resa pubblica ai cittadini dal Comune (Art. 11 della legge della regione Abruzzo n. 45/2004): «Il Comune, di norma, rilascia le autorizzazioni a seguito della presentazione da parte dei gestori di telefonia mobile del Programma annuale delle installazioni fisse da realizzare. Il Programma è corredato dalla localizzazione degli apparati e dalla documentazione tecnica per la valutazione dei campi elettromagnetici redatta ai sensi del comma 8. Il Comune, con le modalità previste dal proprio ordinamento, da notizia alla cittadinanza dell'avvenuta presentazione del Programma fissando un termine per la presentazione delle osservazioni da parte dei titolari di interessi pubblici o privati nonchè dei portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati cui possa derivare un pregiudizio dall'installazione dell'impianto». 

 

Secondo la Dragonetti â€“ che l'aveva ripetuto anche durante l'ultimo consiglio comunale â€“ tale programma non è stato presentato dalla Ericsson, o se è stato presentato, il Comune non ha provvedduto alla necessaria pubblicità per informare i cittadini. Questo è uno dei nodi della questione, perché in caso di ricorso al Tar l'eventuale assenza del programma – o di una efficace pubblicazione – darebbe torto alla società proponente. 

Inoltre, sempre secondo la capogruppo di opposizione, «All'Arta nessuno ha bloccato l'iter, i funzionari mi hanno detto la settimana prima del consiglio comunale, che non erano stati pagati neanche i diritti per il sopralluogo».

Anna Dragonetti cita anche il caso di Farindola, comune della provincia di Pescara. Qui l'antenna era stata installata senza nessun avvertimento spingendo i cittadini al ricorso al Tar. Il sindaco e la Vodafone (la società proponente in questo caso) hanno delocalizzato l'impianto in tutta fretta invitando i cittadini a ritirare il ricorso.

 

Infine, la Dragonetti ci tiene anche a rispondere alle accuse di strumentalizzare la vicenda: «Nessuna strumentalizzazione è stata fatta, ma solo difesa del diritto di essere informati specie quando si tratta della nostra salute. Il principio della trasparenza non è un optional dell'amministrazione della cosa pubblica, ma un obbligo per chi amministra! La campagna di sensibilizzazione poi è stata sostenuta anche da un consigliere di maggioranza. Non abbiamo costretto nessuno a firmare la petizione, i cittadini lo hanno fatto spontaneamente, qualcuno ci ha cercati per firmare, e altri vogliono farlo. Non dovevamo spiegare niente, nè abbiamo diffuso il panico, come ci hanno accusato, perchè tutti sapevano direttamente o indirettamente dai loro figli o nipoti, il livello di istruzione nel nostro paese è alto, e l'informazione sull'argomento è anche molto particolareggiato, dopo le trasmissioni televisive di quel periodo. Siamo stati accusati di disinformazione dalla maggioranza che non conosceva neanche  la legge che regola la materia! Anche le eloquenti fotografie delle antenne sul grattacielo di Vasto dimostra la loro disinformazioe, sono state piazzate appena cominciavano a diffondersi i telefonini, quando non si sapeva niente o quasi degli effetti delle loro onde elettromagnetiche. Inoltre queste si propagano orizzontalmente e non verticalmente, perciò i palazzi che le ospitano subiscono i danni minori! Ci hanno definito "loschi figuri dannosi alla salute dei fresani e non solo". Coloro che hanno raccolto le firme sono onesti padri di famiglia, che vivono di salario, di lavoro e di sacrifici, specie in questi periodo. Non sanno cos'è un avviso di garanzia, nè sono mai stati rinviati a giudizio per "associazione a delinquere finalizzata ai danni dello Stato, truffa aggravata, peculato e abuso d'ufficio". Per ora aspettiamo di approvare il regolamento per l'installazione delle antenne, così come deliberato nell'ultimo consiglio comunale». 

 

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