Noi che seguiamo le vicende di cronaca sappiamo che uno può essere arrestato durante un' indagine (per pericolo di fuga, rischio di reiterazione del reato o possibile inquinamento delle prove). Insomma, chi dispone un arresto del genere lo fa preventivamente o cautelativamente per evitare uno dei casi suddetti, quindi non lo fa perchè L'INDAGATO E' COLPEVOLE, ANZI L'INDAGATO E' INNOCENTE FINO A CHE NON VIENE CONDANNATO.
Ma un bravo professionista o un bravo docente o un bravo politico o un bravo ufficiale se viene arrestato (coi titoloni dei giornali, i servizi in tv, lo sputtanamento sui social) corre il rischio di essere ritenuto colpevole dalla pubblica opinione anche se è innocente e quindi di rimanere "macchiato"anche se non ha fatto nulla.
Altri ordinamenti giudiziari, per evitare l'onta di arresti che poi finiscono con la completa assoluzione, fanno pagare la cauzione e rimettono in libertà l'inquisito, anche se dovrà subire un processo. Il sistema giudiziario italiano funziona diversamente da quello americano...da noi poi capitano casi come questo dei due carabinieri di San Salvo sottoposti a misura di custodia cautelare domiciliare (cioè tenuti a casa coattivamente, sospesi dal servizio) per essere poi totalmente assolti.
Quando si verificò il fatto, io diedi la notizia, elencando altri casi di "arresti eccellenti" di politici, docenti e uomini in divisa poi usciti indenni, ma sputtanati dalle ordinanze restrittive. Abbiamo visto come è andata a finire e la cosa ci conferma che c'è qualcosa che non va nell' ordinamento giudiziario italiano. Ma non possiamo certo cambiarlo noi, umili cittadini di provincia. Possiamo tuttavia non calcare la mano quando dobbiamo pubblicare simili notizie, se siamo giornalisti o, se siamo magistrati o ufficiali di P.G., possiamo stare attenti alle manette facili, sapendo che potrebbe accadere quel che è accaduto a questi due bravi sottufficiali, arrestati prima ed usciti assolti poi, cosa di cui eravamo certi e di cui ovviamente ci ciompiacciamo.