SONDAGGI, FDI TALLONA IL PD
La Supermedia settimanale dei sondaggi di Agi e YouTrend certifica un ulteriore calo della Lega, scesa sotto il 22%. Specularmente, sale ancora Fratelli d’Italia, che ora è al 18,5% e insidia a meno di un punto il Pd. In leggera ripresa il Movimento 5 stelle. Tra le liste minori scende ancora Italia Viva, che subisce l’aggancio di Sinistra Italiana.
Questi i dati:
Lega 21,7% (-0,6%)
Pd 19,2% (+0,3%)
FdI 18,5% (+0,8%)
M5s 16,9% (+0,2%)
Forza Italia 7,4% (-0,2%)
Azione 3,1% (-0,1%)
Sinistra italiana 2,3% (=)
Italia Viva 2,3% (-0,2%)
Verdi 1,7% (-0,1%)
Art.1-Mdp 1,5% (+0,1%)
+Europa 1,4% (+0,1%)
SE 4 DOSI VI SEMBRANO POCHE
«Virginia beve sette litri di acqua al giorno ma continua ad essere disidratata. Effetto della dose massiccia di Pfizer (sei dosi secondo il referto iniziale, quattro secondo l’ospedale di Massa dopo ulteriori accertamenti) inoculata per errore in una sola iniezione. La risposta la dovranno dare medici ed esperti. La studentessa universitaria di 23 anni, già laureata in triennale in Psicologia clinica all’università di Pisa, ora iscritta alla magistrale, è stata presa in cura privatamente dal professor Fabrizio Pregliasco, virologo, docente all’università di Milano, direttore dell’Irccs di Milano e volto celebre della televisione» [CdS].
NOMINATI..E CACCIATI.
Mario Draghi ha nominato l’ambasciatrice Elisabetta Belloni direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis). La Belloni prende il posto del prefetto Gennaro Vecchione. Draghi ha invece prorogato l’incarico di Mario Parente come direttore dell’Aisi, l’Agenzia di sicurezza interna: sarebbe scaduto a giugno.
Elisabetta Belloni, nata a Roma il 1° settembre 1958. Dal 2016 a oggi è stata la prima donna segretario generale della Farnesina. Un’apripista fin da ragazza. Fu la prima donna a essere ammessa, insieme a un’altra giovane, all’Istituto Massimiliano Massimo dei Gesuiti, scuola fino a quel momento esclusivamente maschile (la stessa frequentata da Draghi). Poi la carriera al ministero degli Esteri: dall’Unità di crisi alla direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo fino a diventare capo di gabinetto del ministro Paolo Gentiloni e segretario generale.
«Conte aveva nominato Vecchione per disossare e "sorvegliare" (nella logica della paura) un delicatissimo ingranaggio — l’Intelligence — di cui diffidava. Di cui non conosceva neppure la grammatica (capitò, per dire, che ad un basito direttore dell’Aise, la nostra intelligence estera, Rocco Casalino chiedesse quanto guadagnasse per valutare se la sua retribuzione di portavoce del premier fosse adeguata o meno) e di cui temeva il ricatto. Fino al punto da cooptare, promettendogli con insistenza e ostinazione la vicedirezione del Dis, una figura come quella di Marco Mancini (già protagonista chiave della infernale stagione del Sismi di Nicolò Pollari), un Fregoli degli apparati che - come la vicenda dell’incontro in autogrill con Renzi ha documentato - passava più tempo a massaggiare i suoi sponsor nel Palazzo, a sussurrargli all’orecchio (Conte era stato solo l’ultima delle sue innumerevoli conquiste), che a fare il mestiere per cui era ed è pagato» [Rep].
«Due giorni fa, durante la cabina di regia convocata da Draghi per affrontare l’emergenza causata dallo sbarco di migliaia di migranti in Sicilia, Vecchione è apparso ancora una volta impreparato rispetto all’analisi della situazione. Ultima goccia in un vaso che a Palazzo Chigi era apparso già colmo e così è arrivata la decisione di sostituirlo “con effetto immediato”» [CdS].
Draghi caccia anche Parisi (quello dei navigator)
L’Anpal, l’Agenzia nazionale per le politiche attive, sarà commissariata. Una norma al prossimo decreto Sostegni bis ne farà decadere consiglio di amministrazione e direttore generale. Salterà dunque, come conseguenza, anche l’attuale presidente, l’italo-americano Mimmo Parisi, scelto nel 2019 da Luigi Di Maio per guidare la complessa macchina del Reddito di cittadinanza con i navigator. «Raggiunto al telefono nella sede romana di Anpal, Mimmo Parisi cade dalle nuvole: “Sono all’oscuro di tutto, nessuno mi ha avvertito. Il ministro Orlando è una persona estremamente seria e capace: mi stupirebbe, conoscendolo, se l’avesse fatto senza comunicarmi nulla. Se però fosse vero, si tratta di una decisione politica grave”. Travolto dalle critiche per una gestione opaca sui risultati del Reddito di cittadinanza in termini di impatto sull’occupazione, Parisi era da tempo nel mirino anche per le “spese pazze” – la Corte dei Conti sta indagando –, le nomine interne, gli aumenti di stipendio a pioggia e quell’andirivieni in business class con gli Stati Uniti, dove vive – in Mississippi – la sua famiglia (“Ho il mal di schiena ed è un mio diritto”, si è sempre difeso). E dove risulta ancora docente all’università, nonostante la rivendicata aspettativa» [Conte, Rep].
«L’agenzia sarà retta da Raffaele Tangorra, segretario generale del ministero che un anno fa aveva firmato una dura lettera sui rimborsi spese dei viaggi di Parisi. Così, il ministro Andrea Orlando pone le basi per una riforma complessiva della struttura dell’Anpal, che – come costruita dal Jobs Act – non ha mai funzionato. L’orientamento sembra essere sostituire la figura del presidente con un direttore, come nelle agenzie fiscali» [Fatto].
ALTRE COSE
Ho anche appreso che:
⮚ il ministero della Pubblica istruzione ha ufficialmente bandito l’uso della scrittura inclusiva (l’Accademia di Francia l’ha definita «un pericolo mortale»);
⮚ l’imperatore Claudio usò i pretoriani per far fuori, uno a uno, trentacinque senatori e trecento cavalieri;
⮚ gli ispettori del lavoro in Italia sono 222 (e dovrebbero controllare la sicurezza in qualche milione di aziende);
⮚ l’editore Alessandro Laterza ha conservato un pacchetto di Nazionali senza filtro regalatogli dallo zio Vito e ne fuma una all’anno, se riesce a chiudere bene il bilancio;
⮚ Divina Commedia in giapponese si dice Shinkyoku;
⮚ gli iraniani hanno fornito ad Hamas una piccola flotta di droni, già trasformati in bombe volanti;
⮚ i genitori di Giorgio Diritti, regista di Volevo nascondermi, erano profughi istriani;
⮚ il primo articolo che Berlusconi legge al mattino è quello di Travaglio;
⮚ due teatri milanesi faranno lo sconto agli spettatori favorevoli alla legge Zan;
⮚ Francesca Torre, la vedova di Mattia Torre, ha messo il David di Donatello accanto all’urna con le ceneri del marito in un angolo della loro casa a Testaccio.
⮚ Philip Roth soffriva di depressione, insonnia, allucinazioni e panico e per curarsi faceva uso di oppioidi;
⮚ l’architetto Joseph Beuys da ragazzo aveva fatto parte della gioventù hitleriana;
⮚ Netflix ha concluso una joint-venture con la EbonyLife Media, il gigante cinematografico nigeriano;
⮚ secondo i piani di Nicola Sturgeon la Scozia potrebbe essere indipendente già dal 2026; Starbucks ha pubblicizzato contenitori di caffè biodegradabili, che in realtà contengono più plastica dei precedenti;
⮚ i talebani oggi usano Twitter;
⮚ Jeff Bezos, nel 1994, avrebbe voluto chiamare la sua start-up Abracadabra, ma in inglese suonava troppo simile a «cadaver» e allora ripiegò su Amazon;
⮚ il leggendario fuorilegge Clyde, quello di Bonnie e Clyde, appassionato di automobili, un giorno scrisse a Henry Ford («Caro Signore, mentre ho ancora il fiato nei polmoni ti dirò che fai delle macchine davvero super. Ho guidato esclusivamente Ford per farla sempre franca»);
⮚ che per candidare Gabriele Albertini a sindaco di Milano nel 1997 avevano dovuto chiederglielo quattro volte;
⮚ il primo programma per consentire ai dipendenti di lavorare da casa fu lanciato dall’Ibm nel 2009;
⮚ in Cile a 18 anni si può optare per il cognome materno;
⮚ Magic Johnson tiene in casa una scultura che lo raffigura in vetro realizzata a Murano;
⮚ Elisabetta Dami, la creatrice di Geronimo Stilton, scrisse il suo primo racconto a sette anni su una Olivetti Valentine rosso lacca regalatale dal papà;
⮚ Enrico Ruggeri, 63 anni, tesserato dal Sona calcio, la squadra veronese di serie D che ha già ingaggiato anche Maicon, è il calciatore debuttante più anziano del mondo;
⮚ alcuni pappagalli africani sanno accumulare un vocabolario di centinaia di parole;
La prima donna a capo del Washington Post
Per la prima volta nei 144 anni di storia del Washington Post, una donna è stata nominata alla direzione del giornale. È Sally Buzbee, 55 anni, reporter con una lunga esperienza sui temi dell’immigrazione e della sicurezza nazionale, a lungo direttrice dell’Associated Press. Prende il posto di Martin Baron che alla fine di febbraio è andato in pensione.
Martin Baron dal 2001 al 2012 è stato direttore del Boston Globe. Lo si vede interpretato da Liev Schreiber nel film Il caso Spotlight (Tom McCarthy, 2015).
DI AMAZON CHE CHIEDE ..PRESTITI.. NEGLI USA
Amazon ha perso il 3% nel giorno dell’emissione di prestiti per 18,5 miliardi di dollari. La società, che a fine marzo, aveva in cassa 73 miliardi di dollari, non avrebbe granché bisogno di andare a chiedere risorse al mercato, ma viste le condizioni super favorevoli, perché non approfittarne. Così è stato, anzi, già che c’era, Amazon ha deciso di aumentare la provvista, emettendo 3,5 miliardi di dollari in più di quel che aveva pianificato. Che se ne farà di questi soldi, un’azienda già così gonfia di liquidità? Quanto scritto nel prospetto è generico e non aiuta a far previsioni. Amazon potrebbe impiegarli per comprare altre aziende o i propri titoli in Borsa, contribuendo così, indirettamente, ad aumentare la dimensione ed a gonfiare le valutazioni.
Non c’è soltanto la corsa della materie prime ad alimentare le preoccupazioni sul fronte inflazione, anche la dinamica salariale preoccupa. Le aziende faticano a trovare personale soprattutto nella fascia più bassa delle retribuzioni, anche perché in questo momento, molte persone preferiscono restare a casa, potendo contare sui 300 dollari la settimana elargiti dal governo. Giusto poche ore fa, Tyson Foods, uno dei più importanti operatori della macellazione, ha avvertito che la carenza di forza lavoro non le permetterà di riuscire a soddisfare la domanda di pollame, fortemente richiesto negli ultimi mesi dalle catene di ristorazione focalizzate su questo genere di alimentazione.
Il tema dei salari è caldissimo, anche dal punto di vista politico. Bernie Sanders ha scritto su Twitter venerdì che se 300 dollari a settimana impediscono alle aziende di assumere manovalanza, la soluzione è semplice: alzare gli stipendi.
Sallusti lascia il Giornale
Dopo dodici anni, Alessandro Sallusti lascia la direzione del Giornale, il quotidiano della famiglia Berlusconi. La notizia, ancora non ufficiale, ha colto di sorpresa gli stessi giornalisti, che hanno visto la notizia su Dagospia, ma non hanno potuto farsela confermare dal diretto interessato. «Siamo caduti dalle nuvole e lui non ci risponde al telefono», dicono i redattori, tutti in smart working da sabato dopo un caso di positività di un collega.
«Improbabile che il centrodestra gli voglia chiedere di candidarsi a Milano (peccato, abita nello stesso palazzo del sindaco Sala, sarebbe stata la prima campagna elettorale intercondominiale) o che si apra per lui un posto alla Rai che verrà. Le voci che circolano portano al gruppo Angelucci, che avrebbe offerto a Sallusti la direzione delle sue testate, Libero e Il Tempo, da unificare in un modello Qn, il giornale uno e trino di Carlino, Nazione e Giorno. Sallusti Libero l’ha già diretto, fra il 2007 e il 2008, e qui ritroverebbe Vittorio Feltri, con cui ha a lungo collaborato e poi litigato. Però in tarda serata da Libero smentivano facendo sapere che Sallusti avrebbe già firmato per un’altra testata. Resta da capire chi lo sostituirebbe alla guida del Giornale. Il totonomi già imperversa e indica, in caso di soluzione interna, il vicedirettore Nicola Porro, Stefano Zurlo o Augusto Minzolini. Possibili esterni, Paolo Liguori o il presidente uscente della Rai, Marcello Foa. L’affare è piuttosto misterioso, in attesa di conferme. Feltri comunque si dice “molto lieto” di un eventuale approdo di Sallusti a Libero. E quanto alla decisione di lasciare Il Giornale, la spiega così: “Magari semplicemente ne ha pieni i cogl...”» [Mattioli, Sta].
La multa da 100 milioni a Google
L’Autorità garante della concorrenza ha inflitto una sanzione di oltre 100 milioni di euro (102.084.433) alle società Alphabet Inc., Google LLC e Google Italy per violazione dell’articolo 102 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea. Secondo l’accusa, Google avrebbe abusato della posizione dominante di cui gode grazie al suo app store Google Play, presente in tutti i sistemi operativi Android, utilizzati da tre quarti degli smartphone venduti in Italia. In particolare, Google avrebbe escluso per due anni un’applicazione di servizi connessi alla ricarica di veicoli elettrici sviluppata da Enel X – la divisione di Enel che si occupa di innovazione e transizione energetica – per favorire invece la sua applicazione Google Maps, che offre servizi simili.