È diventato virale lo sfogo che Chiara Labrozzi, avvocato e Signora fuori dai giochi politici, ha postato sul suo profilo Facebook, taggando altri due colleghi e me, in quanto giornalisti.
Chiara Labrozzi fa un lungo elenco di cose che non vanno e che indicano "trascuratezza" nella cura del verde, dell' illuminazione, della pulizia e di tanto altro fino addirittura ad arrivare alle "sbiadite" indicazioni alle fermate di autobus. Cosa, quest' ultima, che l' ha fatta addirittura "vergognare per quello che è diventato questo posto". Ossia San Salvo Marina.
E' partita dal presupposto che ciascuno può diventare una goccia e tante gocce fanno il mare. Ed è probabile che, come accadde per le sardine, una simile improvvisa ed imprevedibile denuncia mobiliti, suo malgrado, tanti singoli che stanno fuori dalla politica attiva in direzione delle forze alternative. Anzi, queste potrebbero utilizzare proprio il paragone fatto dalla Labrozzi, strutturandosi in gocce (singole o associate) per proporsi come il mare del cambiamento.
Ma potrebbe, questo sfogo, imprevisto ed imprevedibile, dare impulso anche dalle forze dell' Amministrazione in carica, che il prossimo anno dovranno presentare il proprio rendiconto. Anzi nel loro stesso interesse, è il caso di darsi una mossa, partendo proprio col dare una "sistematina alle 15 (quindici) cosette" elencate dalla Labrozzi.