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L A CORTE DEI CONTI BOCCIA IL COMUNE DI CUPELLO

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Appresa negli ultimi giorni la nuova pronuncia della Corte dei Conti circa la disastrosa gestione finanziaria del Comune di Cupello, non possiamo far altro che esprimere sconcerto e preoccupazione.

Abbiamo letto e riletto la deliberazione dei giudici contabili e abbiamo dovuto prendere atto ancora una volta che l’amministrazione che guida la nostra cittadinaè del tutto inadeguata al ruolo che i Cupellesi le hanno assegnato.

Già lo scorso 5 maggio la sezione regionale abruzzese della Corte dei Conti, nell’analizzare la gestione finanziaria del Comune di Cupellonel biennio 2018-2019, avevafatto emergereuna situazione di grave squilibrioeconomico-finanziario e di profonda crisi di liquidità, nonché la violazione delle norme finalizzate a garantire la regolarità della gestione finanziaria.

Nell’ultima deliberazione, quella del 23 luglio, di fronte all’immobilità dell’amministrazione di Cupello nel porre in atto misure correttivee al mancato invio da parte del Comune della documentazione richiesta, la Corte dei Conti non ha potuto far altro che decretareil “permanere di una grave confusione nella gestione della contabilità dell’Ente” e di “una situazione di strutturale squilibrio di bilancio (…) tale per cui non sussiste una complessiva, idonea e attendibile copertura, nonché sostenibilità finanziaria delle spese”.

Una situazione di particolare gravità che ormai non può più essere taciuta o negata, né liquidata con la classica scusa per cui sarebbe “colpa delle amministrazioni precedenti”.

Scusa che avrebbe del comico, visto che ilgoverno della nostra cittadina compete alle stesse persone da ormai ben 7 anni e che la Corte dei Conti ha tenuto a specificare che le criticità evidenziate riguardano il periodo post 2018.

Non si tratta più di semplici considerazioni personali o di faziosità,ma di atti e fatti acclarati da un organo, quale la Corte dei Conti, a cui è demandata la verifica sulla gestione finanziaria degli enti locali.

Si tratta di parole chiare, ineccepibili e senza attenuanti, che attestano senza appello l’inconcludenza amministrativa e il modo confuso e imprudente di amministrare i conti del nostro Comune.

 

 

 

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