Partecipa a IlTrigno.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Altro che fuochi pirotecnici, San Donato si festeggia con un incendio vero

A Celenza sul Trigno rogo nel giorno della festa

Condividi su:

CELENZA SUL TRIGNO - Altro che fuochi pirotecnici, a Celenza sul Trigno non scherzano e per festeggiare il santo patrono hanno appiccato un fuoco vero e proprio, un incendio.

Preceduti dalle polemiche tra il comitato feste uscente e quello subentrato, il primo giorno di festeggiamenti in onore di San Donato è stato rovinato, per così dire, da un incendio di chiara origine dolosa.
Il rogo è scoppiato la notte scorsa, tra domenica e lunedì, intorno alle ore quattro, in una zona in prossimità del santuario di San Donato, lungo via Marconi.
Il terreno interessato dalle fiamme è incolto, ma contiguo alla pineta che arriva fin dentro il centro abitato.
Solo il provvidenziale intervento del locale nucleo della Protezione civile Valtrigno ha salvato la pineta. I volontari, attrezzati con un pk con modulo antincendio, hanno circoscritto e domato le fiamme, per poi procedere alla bonifica. Il rogo, che è di chiara origine dolosa visto l’orario notturno durante il quale è divampato, ha ripreso poi vigore costringendo la Protezione civile ad un altro intervento intorno alle sette del mattino di oggi.
Dalle prime ricorstruzioni pare che le fiamme siano state appiccate all’interno di una baracca in lamiere contenente diverso materiale infiammabile.
Le feste di San Donato sono state precedute dalle polemiche tra i due comitati, strascichi delle recenti elezioni amministrative. E infatti più di qualcuno in paese vede un collegamento tra quelle polemiche e il rogo della scorsa notte.
Sull’accaduto il sindaco Andrea Venosini resta cauto, pur lasciando trapelare qualche sospetto. «Non credo si possa parlare di autocombustione, visto che il rogo è divampato alle quattro del mattino. Qualcuno, in paese, ha visto nell’incendio un collegamento con le recenti polemiche tra i due comitati feste. Non voglio credere si sia arrivati a questo, ma certo un rogo alle quattro del mattino è davvero strano».

Condividi su:

Seguici su Facebook