Ho moderato centinaia di incontri e dunque credo di saperli interpretare. Vediamo cosa racconta il primo incontro pubblico di Fabio Travaglini che si è svolto il 10 dicembre al Rosa Hotel di San Salvo Marina e che ho moderato.
Sala elegantissima e parterre di tutto rispetto: presenti il consigliere regionale Paolucci, il segretario zonale di Sinistra italiana Di Vincenzo, il sindaco di Palmoli Masciulli, il sindaco di Lentella Mancini col suo vice Moro, il sindaco di Vasto e presidente della provincia in pectore Menna, con tutta la Giunta al seguito, che ha pure dato il saluto.
Hanno parlato due autorevoli donne della coalizione: Silvia Di Virgilio e Marica Bolognese, che è anche consigliere comunale. E due autorevoli politici: Mario Codagnone (S. I.) e Gianni Cordisco (Pd), che è anche consigliere dell' Arap in diretta streaming e diffusione sui siti locali con migliaia di visualizzazioni.
Potrei fermarmi qui, limitandomi a confermare che il centrosinistra del vastese voglia bissare la vittoria di Vasto e che quindi si raccolga a sostegno di Travaglini.
Eppure ho colto novità soprattutto nel discorso del candidato, che oltre alle proposte ha snocciolato numeri alquanto interessanti (forse il suo modo migliore per "capitalizzare" la laurea in economia, il master alla Bocconi e la presenza alla Camera di commercio di Chieti-Pescara)
Cosa vede Travaglini tra i 20.000 sansalvesi?
2311 imprese;
6000 dipendenti ell' industria;
2000 laureati;
5000 diplomati;
oltre 2500 over 70;
più di 6300 famiglie;
neo elettori i millennials nati nel 2003.
Numeri importanti appunto, che però nessuno aveva mai elencato e messo alla base di un programma amministrativo, sia pure in nuce. Numeri che in Travaglini hanno generato:
un' idea di squadra, di cui essere moderatore, per un Comune che sia collettore ed i cui consiglieri contino più degli assessori;
la volontà di mettere il lavoro al primo posto, con un pensiero per gli operai che soffrono;
la proposta di riprogrammazione della zona industriale, per la necessaria sostenibilità ;
l' attenzione all' ambiente, azzerando il consumo di suolo e facendo forestazione urbana con la piantumazione di 1000 nuovi alberi (tanto per tornare ai numeri);
l' obiettivo strategico della coesione sociale, dando sbocchi lavorativi ai disabili ed a chi soffre il disagio moderno.
Il tutto per trattenere i tanti giovani che se ne vanno da San Salvo... e qui forse i numeri è meglio non dirli!!!