E’ Manuela De Nicolis il candidato sindaco del centrodestra. A deciderlo sarebbe stata una risicatissima maggioranza nella maggioranza amministrativa. Infatti, da indiscrezioni da noi captate la decisione sarebbe stata messa ai voti e la De Nicolis avrebbe avuto un voto in più di Giancarlo Lippis (il vice sindaco in carica, che aveva dato la sua disponibilità a candidarsi).
A questo punto non si sa cosa farà il candidato sconfitto, ma all’ interno del centrodestra si spera che rientri: potrebbe anche essere che scelga di ritirarsi (come sembra voglia fare il presidente del Consiglio comunale Eugenio Spadano) o di correre ma non per la De Nicolis (come sembra vogliano fare alcuni amministratori uscenti, già delusi dalla gestione Magnacca).
L’ avvocato De Nicolis può contare sul sostegno deciso del sindaco uscente e su un eloquio molto forbito di cui ha dato prova nelle sedute consiliari (e che avrebbe convinto i suoi sostenitori), ma non potrà contare sull’ unità del centrodestra come la sua collega Magnacca. La quale ha vinto nel 2012 riuscendo ad unire sia Spadano che Argirò (che proprio amici non erano) e nel 2017, riuscendo a non farsi candidare contro i dissidenti che pure aveva avuto nel primo mandato (lo stesso Argirò e la consigliera Filomena D’ Addario).
Questo diversamente da quando era accaduto nel ’94 e nel ’98, allorquando la destra della De Virigiliis si era presentata divisa dal centro di Altieri; di quando era accaduto nel 2002, allorquando il centrodestra con Spadano aveva perso un pezzo del centro migrato a sinistra; di quando, infine, era accaduto nel 2007, allorquando il centrodestra si era presentato diviso dai civici Raspa & Finarelli, rientrati cinque anni dopo.
Quindi il primo problema che avrà la De Nicolis sarà quello di cercare di farsi sostenere da tutti gli uscenti, anche se la cosa, a noi che siamo osservatori ben informati ci pare impossibile. Alla fine è probabile che la maggioranza uscente di questa disunità possa farsene una ragione. Ed è altrettanto probabile che il vero king maker del centrodestra, ovvero Tiziana Magnacca, voglia presentarsi alla città coi risultati ottenuti nel suo decennio e con la candidata che le somiglia di più: donna, avvocato e bella comunicatrice.
Forse la Magnacca rivede nella De Nicolis se stessa dieci anni fa, ma una cosa non le potrà dare: l’unità della coalizione, che stavolta proprio non c’è! Vedremo, dunque, cosa faranno i dissidenti e ve ne daremo conto. Il risultato elettorale passerà per le riaggregazioni che ci saranno e che le liste, presto o tardi, ci mostreranno.