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Caro energia: forte sofferenza per gli anziani d’Abruzzo

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Il caro energie e il costo dei beni non si arrestano e travolgono la popolazione anziana abruzzese che, per circa la
metà, è al trattamento minino della pensione. Il forte rialzo dei costi della bolletta di luce e gas incide pesantemente
sull’economia familiare dei pensionati, assorbendone quasi tre mensilità aggiuntive.
Razionalizzare la risorsa energetica non sempre è possibile e, con il raddoppio delle bollette di luce e gas, molti
anziani in precarie condizioni di salute, non arrivando a fine mese sono costretti a contingentare l’acquisto di
medicinali e beni alimentari, tra l’altro anch’essi in forte aumento.
Per contrastare il “caro bollette” occorrono misure strutturali volte a dare sostegno direttamente ai cittadini e alle
famiglie e non alle multinazionali delle energie. Gli aiuti che il Governo ha messo in atto in questi mesi, secondo le
associazioni aderenti al Cupla, andavano destinati ai consumatori in modo da far decidere loro come spenderli e se
spenderli in altre forme di energie sostenibili. Non è accettabile che gli stanziamenti miliardari siano stati diretti alle
grandi aziende energetiche che continuano a tenere alto il costo dell’energia.
 
E’ urgente affrontare il tema della riduzione della dipendenza dalle forniture estere, intensificando le energie
rinnovabili. Inoltre, bisogna avviare la riforma della struttura delle bollette elettriche e del gas, dispensando gli
anziani degli oneri generali di sistema. E’ necessario un percorso di transizione energetica che consenta di tenere
insieme innovazione tecnologica, rispetto dell’ambiente, benefici occupazionali ed economici per imprese, cittadini e
pensionati, finalizzato a garantire il prezzo equo dell’energia.
La recente esperienza della crisi sanitaria e, oggi, la crisi energetica devono spingere la politica italiana a chiedere
all’Unione europea una fase nuova che punti a costruire un’ “Europa politica” che si occupi dei grandi temi quali
sicurezza, salute, digitale ed energia sostenibile”.
E’ ora che la politica nazionale ed internazionale faccia la propria parte per far cessare quanto prima la barbara
aggressione da parte della Russia verso l’Ucraina e ripristinare l’equilibrio di mercato con i conseguenti prezzi
dell’energia calmierati.
 
I pensionati d’Abruzzo aderenti al CUPLA chiedono alle Istituzioni di intervenire quanto prima altrimenti, ancora una
volta, questi diventano bersaglio di una delle tante speculazioni che sta vivendo il nostro Paese e che rende
impossibile la vita di quella categoria che ha contribuito fattivamente, negli anni, a costruire lo sviluppo e la
democrazia.


 

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