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I SOCIALISTI PER LA GIORNATA DELLA TERRA

La scienza ci dice che abbiamo solo vent’anni a disposizione per “rimettere a posto le cose”

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Si celebra il 22 aprile la Giornata mondiale della Terra (Earth Day), la più importante manifestazione mondiale a sostegno delle politiche ambientali e della salvaguardia dell’ecosistema planetario.
E’ indubbio che quando si parla di politiche socialiste non si può fare a meno di pensare alle politiche ambientaliste e agli interventi necessari per contrastare l’inquinamento dell’aria, del terreno e delle acque.
La scienza ci dice che abbiamo solo vent’anni a disposizione per “rimettere a posto le cose”.
Passato questo periodo, la Terra finirà per andare incontro ad una catastrofe ecologica di dimensioni epocali.
Senza dimenticare che anche l’attuale pandemia e le numerose epidemie note, derivano proprio dal fatto che abbiamo sconvolto gli equilibri naturali nell’ecosistema.
Un concetto già espresso nel 2012 da David Quammen, divulgatore scientifico che tanto affermava: “Là dove si abbattono gli alberi e si uccide la fauna, i germi del posto si trovano a volare in giro come polvere che si alza dalle macerie”.
Secondo l’ultimo Rapporto dell’Agenzia Europea per l’Ambiente“circa il 75% dell’ambiente terrestre e oltre il 60% dell’ambiente marino sono gravemente alterati”. Per questo, occorre restituire alle dinamiche naturali almeno il 50% del suolo e delle aree marine.
Ebbene, creare una “consapevolezza ambientalista” e fornire alla società gli strumenti per dare soluzioni alle problematiche ambientali (gestione delle risorse, volontariato, azioni quotidiane), è obiettivo del Psi e del Psi Sansalvese, consapevole che la partecipazione ed il coinvolgimento dei cittadini sia fondamentale per il miglioramento della qualità delle politiche pubbliche e dei processi decisionali.


 

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