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A Pescara manifestazione contro il governo guidato da Mario Draghi

sabato 18 giugno alle ore 10,30 a Largo Madonnina (Ponte del Mare).

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Sarà Pescara la città abruzzese in cui si scenderà in piazza, nell'ambito della manifestazione nazionale "Se non scendi in piazza vince lui" contro il governo guidato da Mario Draghi promossa e organizzata da Alternativa, Partito Comunista, Riconquistare l’Italia, Azione Civile, Risorgimento Socialista e Comitato No Draghi.

L'appuntamento è per sabato 18 giugno alle ore 10,30 a Largo Madonnina (Ponte del Mare). Alla manifestazione parteciperà anche l'Osservatorio Antimafia abruzzese.

"Abbiamo deciso che fosse maturo il tempo per organizzare in modo più unitario possibile una grande manifestazione nazionale in tutta Italia contro la guerra, contro l’invio di armi all’Ucraina, contro l’inettitudine del governo Draghi, contro il carovita e contro le sanzioni alla Russia che stanno colpendo principalmente il popolo italiano e rimettere al centro le questioni principali della pace e del lavoro", si legge in una nota a firma Alternativa, Partito Comunista, Riconquistare l’Italia, Azione Civile, Risorgimento Socialista e Comitato No Draghi.

"È importantissimo in questo momento in cui il Governo Draghi è in difficoltà e in cui tra le masse popolari è forte il sentimento unitario contro questo governo - prosegue la nota - dare un vero segnale unitario e di lotta. Un periodo in cui la fiducia del popolo verso i principali partiti politici e verso i media asserviti ad una propaganda euro-atlantica sempre più aggressiva viene meno. 

C'è bisogno di una grande e forte risposta unitaria".

Secondo gli organizzatori e promotori della manifestazione che toccherà anche l'Abruzzo, "In questi due anni di pessima gestione pandemica e in questi primi mesi di conflitto, con l’aumento di disoccupazione, precariato, la chiusura di migliaia di piccole attività commerciali e artigianali, la sparizione di migliaia di partite IVA, hanno provocato stravolgimenti in Italia e a pagare il conto sono state le classi popolari, mentre la borghesia parassitaria ha aumentato i propri profitti approfittando degli aiuti che lo stato ha loro elargito. Questo può essere l’inizio di un grande movimento che dia la spallata decisiva alla caduta del peggior governo della storia della repubblica italiana, un governo totalmente asservito alle politiche degli Stati Uniti e della Nato, dei grandi gruppi multinazionali e delle banche".

"Un Governo nemico dei lavoratori, che ci ha impoverito e che sta mettendo le basi per distruggere quel poco che è rimasto del potere d’acquisto dei nostri salari, sta costruendo le condizioni per mettere le mani sulle case degli italiani e sui loro risparmi, mettendo in pericolo la nostra stessa vita con l’atteggiamento aggressivo nei confronti della Russia e con l’invio di armi all’Ucraina. Dobbiamo unire tutto il popolo contro il governo Draghi. Contro la guerra, contro le conseguenze economiche e sociali. Per una Italia del lavoro, indipendente, neutrale, fuori dalla Unione Europea, fuori dalla Nato", conclude la nota.

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