Il viaggio della speranza. Come si potrebbe definire in altri termini il viaggio che quotidianamente compiono decine di studenti medi di Torrebruna per raggiungere le scuole di Vasto e San Salvo?
A parte i disagi ineliminabili dovuti alla distanza e alla pericolosità della F.V. Trigno a destare ancora più sconcerto e rabbia sono le condizioni dei mezzi di trasporto. A fronte di un abbonamento mensile abbastanza esoso (60 euro), il servizio che l’autolinea offre è decisamente scadente.
I racconti degli studenti (oltre alla mia personale esperienza) sono da vera Tragedia. Sedili sporchi, polvere ovunque, porte che non si chiudono e rischiano di aprirsi improvvisamente durante il viaggio, impianto di riscaldamento non funzionante, finestrini obsoleti che, nei giorni piovosi, permettono all’acqua di entrare. A questa situazione “strutturale” si aggiungano i frequenti guasti del motore che, dall’inizio dell’anno scolastico già due volte (consecutivamente peraltro, 24 e 25 settembre), hanno lasciato letteralmente a piedi gli studenti, cioè perlopiù ragazzi e ragazze minorenni. In entrambe le circostanze gli studenti sono riusciti ad iniziare le lezioni solo alla
seconda ora.
Le richieste pressanti e quotidiane da parte degli studenti e delle loro famiglie per ottenere mezzi migliori non hanno trovato accoglimento presso l’azienda che cura il trasporto e questo è ancor più intollerabile dati i finanziamenti che la stessa ha percepito dalla Regione Abruzzo. Allo stato attuale non ci sono cambiamenti in vista, il malcontento è palpabile e forse è arrivato ad un punto di non ritorno. Questo vuol dire che molte famiglie stanno iniziando ad organizzarsi per cambiare ditta
e avere dei mezzi più consoni alle esigenze di persone umane e non di bestiame. Operazione, tra l’altro, che è già realtà in molti altri paesi, anche del vastese.
E all’orizzonte si profila un altro problema serio per le popolazioni montane dell’alto vastese: il periodo invernale. Tra freddo e neve con questi automezzi non c’è da stare sereni e la situazione potrà solo peggiorare. Se fino ad ora qualcosa di più grave non è successo probabilmente è solo merito degli autisti che, oltre a svolgere il loro mestiere con elevata professionalità, si comportano quasi come padri premurosi nei confronti di ragazzi di 14-18 anni. Ma è arrivata l’ora che l’azienda si assuma le sue responsabilità e corrisponda agli studenti un servizio finalmente efficiente e adeguato, anche in virtù dell’abbonamento mensile non certo “leggero”...
LUIGI D’ETTORRE
(Presidente Collettivo d’Azione territoriale – Torrebruna)

