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«La Provincia di Chieti ha il dovere di dire cosa di proprio intende fare per la Golden Lady e la Val Sinello»

Intervento del capogruppo PD alla Provincia, Camillo D'Amico

A cura della redazione
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Chieti 19 Marzo 2012 – “Un'altra figuraccia della provincia di Chieti quella rimediata al tavolo regionale non certo dipendente da fattori tecnici ma frutto di un approssimazione verso la quale rimanere sbalorditi è poco; è manifesta incapacità ad avere autorevolezza ed iniziativa politica dove non reggono le solite scusanti di essere ente strutturalmente deficitario.” – così afferma Camillo D’AMICO, Consigliere provinciale e capogruppo P.D., in merito al tavolo regionale saltato, lo scorso 16 Marzo, per la predisposizione del documento da presentare al tavolo ministeriale per portare a compimento l’iter del riconoscimento di area di crisi alla Valsinello di Gissi ed avere così contezza delle manifestazioni d’interesse verso lo stabilimento della Golden Lady a cura della società Wollo. – “C’è poco di essere tranquilli e fiduciosi, come chiedono presidente ed assessore provinciale, perché i tempi stringono e Novembre s’avvicina quando finirà la CIGS per i lavoratori in attesa di fatti certi e concreti non certo di vuote parole e promesse mancate. La provincia ha il dovere di dire cosa, di proprio, intende fare; altrimenti il proprio ruolo è inutile. Alla maggioranza ancora chiedo: come intende spendere i soldi derivanti dalle roialty della turobogas che anche la regione prende; quale autorevolezza vuole esperire per far sì che l’energia ivi prodotta possa essere fornita a più bassi costi per le imprese del territorio; se ha voglia e forza di aprire un tavolo con la proprietà della turobogas, insieme alla regione, per ridiscutere l’aspetto legato alle roialty dopo aver consentito il raddoppio della linea di alta tensione che ha interessato l’attraversamento di tutto il territorio provinciale.” – continua D’Amico che conclude – “Il tempo delle mele per Di Giuseppantonio & c. è finito da tempo ma scherzare sulle persone in difficoltà è eticamente scorretto. Le nostre proposte sono note e le abbiamo avanzate da tempo; adesso è giunta l’ora che l’amministrazione attiva faccia altrettanto senza spostare le attenzioni su altro ma attenendosi al concreto merito della questione.
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