Riportiamo la lettera che il capogruppo PD in Provincia, Camillo D'Amico, ha scritto al Presidente Di Giuseppantonio.
Caro Enrico,
Ti scrivo questa nota perché sollecitato da alcuni sindaci ed amministratori interessati al passaggio del raddoppio della linea di alta tensione da Gissi a Villanova di Cepagatti.
Loro mi hanno rappresentato tutta la preoccupazione derivante dal silenzio che è sceso sulla vicenda a seguito della presentazione del progetto esecutivo da “Abruzzo Energia S.p.A.” verso la quale hanno anche proposte delle osservazioni in merito al tracciato ivi previsto relativo agli attraversamenti dei comuni amministrati; è pur vero che, in seguito alla buona opera di concertazione avviata dal governo di centro – sinistra alla regione, sin dal 2006 si è lavorato per disegnare un “corridoio” di passaggio nel territorio all’interno della quale trovare tutti gli opportuni aggiustamenti ma è necessario che la definizione finale del tracciato avvenga nel più assoluto accordo e condivisione con gli enti locali e non con dannose forzature.
La preghiera viva ed attenta che Ti rivolgo è di accertarti dello stato istruttorio dell’arte e di riconvocare un tavolo con i sindaci e la proprietà proponente affinchè si possa verificare se tutto sta avvenendo con la dovuta partecipazione e condivisione; inoltre, proprio perché è richiesta espressamente a te questa autorevole interlocuzione di sintesi con la proprietà, colgo questa felice opportunità per rappresentarti anche un ulteriore richiesta che potresti felicemente esercitare, unitamente alla regione, in favore delle attività produttive del territorio.
Con l’entrata a regime produttivo della turbogas di Gissi, l’Abruzzo è regione “esportatore” di energia la cui ricaduta positiva in termini economici ed occupazionali per il territorio è del tutto insignificante; non intendo qui alimentare strumentali quanto inutili polemiche sulle responsabilità ormai passate su chi poteva creare condizioni differenti e non lo ha fatto ma, con questa nuova necessità della costruzione di una nuova linea di alta tensione di cui la proprietà ha un estremo bisogno, è possibile tentare di costringere la stessa a creare delle diramazioni verso le aree industriali del nostro territorio affinchè si possa fornire energia elettrica alle attività produttive ivi presenti a più basso costo?
Si potrebbe così realizzare un concreto abbattimento di una delle voci più alte dei costi fissi aziendali e favorire in concreto la permanenza oggi di tante realtà produttive ed in futuro attrarne delle nuove.
A mio sommesso avviso è una opportunità unica ed irripetibile che va perseguita senza risparmio alcuno che, mi auguro, perseguirai con solerzia ed incisività.
In attesa di cortese riscontro al riguardo, Ti porgo i più vivi e cordiali saluti con l’immutata stima di sempre.

