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Pizzelle, ferratelle, cancellate, neole o nevole che dir si voglia

Uno dei dolci tipici della tradizione abruzzese

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Imparentate con i gaufre dei paesi francofoni e con i waffle nordeuropei e statunitensi, le pizzelle ferratelle, cancellate, neole o nevole sono un dolce tipico abruzzese; assumono differenti nomi, per l’appunto, diversificandosi a seconda della località, delle caratteristiche dell’impasto e degli ingredienti utilizzati per aromatizzarle. 
Sono cialde dalla consistenza variabile che va dal soffice al croccante a seconda del dosaggio degli ingredienti.

Tradizionalmente le pizzelle erano dolci preparati in occasione dei matrimoni, ma successivamente sono diventate un dolce tipico delle festività in genere.
L’origine di questo dolce viene fatta risalire alla fine del 1700 inizio 1800, sembra che a tale epoca risalga la forgiatura dei ferri necessari per la preparazione, diffusi nelle famiglie abruzzesi.
Il ferro a doppia piastra utilizzato per la cottura, infatti, era solito riportare al centro della “cancellata” lo stemma del casato o le iniziali del proprietario e dall’altro lato la data di fabbricazione.
Il nome pizzella, deriva dal disegno incavato nel ferro (quadretti, rombi) che conferisce al dolce un’aspetto che richiama quello del pizzo.
L’appellativo ferratelle o cancellate sarebbe riconducibile, oltre che alla forma conferita alla cialda dalle scanalature incrociate del ferro che ricorda altresì certi cancelli, al fatto che storicamente venissero preparate da suore di clausura.  
Il nome neola o nevola (prodotta esclusivamente nell’ortonese con la particolarità dell’aggiunta del mosto cotto nell’impasto), deriverebbe probabilmente da nuvola per richiamare la soffice consistenza del dolce.

Gli ingredienti sono quelli semplici della tradizione, che una volta tutti avevano in casa: uova, zucchero, olio e farina. L’impasto poi, può essere aromatizzato con limone, anice, cannella o mosto cotto a seconda della tradizione locale.

Per chi volesse realizzarle occorre mescolare in una ciotola:
3 uova
3 cucchiai di zucchero
3 cucchiai di olio
3 cucchiai abbondanti di farina ‘00 
il succo e la scorza grattugiata di 1 limone

Una volta amalgamato l’impasto, basta versarne un cucchiaio sulla piastra sufficientemente riscaldata, avendo cura di girare il ferro su tutti e due i lati. Appena l’impasto risulterà dorato la pizzella sarà cotta.
Per i palati più golosi, le cialde si prestano ad essere farcite con miele, confetture, crema e cioccolato.

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