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Ricomincia l'avventura della Sangiovannese in Terza categoria

La società riparte puntando sui giovani

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SAN GIOVANNI LIPIONI - Una squadra di calcio in un piccolo paese crea movimento, aggregazione, chiacchiere da bar e in piazza. Significa avere un appuntamento settimanale fisso, la domenica pomeriggio per molti mesi che, soprattutto nel periodo invernale, quando le anime in paese sono poche, è un importante segnale di vitalità.
E a San Giovanni Lipioni, la squadra di calcio ha sempre rappresentato questo. Così, il presidente Mario Rossi dopo 3 anni di assenza dal calcio dilettantistico abruzzese, ha deciso di cominciare una nuova avventura iscrivendo la squadra al campionato di Terza categoria 2014/2015 che dovrebbe cominciare la seconda domenica di ottobre.

Presidente come mai ha deciso di riprovarci?
«Principalmente per passione. Il calcio è la mia passione più grande, ho avuto una carriera breve a causa di tre gravi infortuni ai legamenti crociati del ginocchio ma ho cercato altre strade per rimanere ‘in campo’ e ho avuto belle soddisfazioni. Con la A.S.S. (Associazione Sportiva Sangiovannese), nata nel 1997 e la cui esperienza è terminata nell’ anno 2011, siamo arrivati a giocarci la finale play off ad Atessa contro Quadri per accedere alla Prima categoria ma perdemmo 3-2 nei supplementari nel 2007/2008 (nella foto)».

È difficile formare una squadra in una piccola realtà?
«Sì, ma proprio la squadra di calcio può essere un ‘mezzo’ per sviluppare il senso di appartenenza alla propria comunità nonché per rincontrare ‘vecchie’ glorie, avversari e amici di tante battaglie sportive. La nuova società è denominata A.C.D. Sangiovannese e speriamo di coinvolgere quante più persone possibili».

Chi sarà l’allenatore e perché l’ha scelto?
«Luca Aquilano, di Celenza sul Trigno. Da calciatore si è distinto per la grande tecnica e per la testa un po’ matta, non a caso era soprannominato ‘Edmundo’. Viene dall’esonero della scorsa stagione quindi è spinto da una forte voglia di rivalsa».

La rosa Ã¨ completa?
«Con il ds Vincenzo  Finarelli abbiamo deciso di puntare su una squadra molto giovane con qualche elemento d’esperienza. Ci sono ragazzi del ’92, del ’94, del ’96 di San Giovanni, di Celenza, di Montefalcone: puntiamo sul loro entusiasmo e sulla loro freschezza, fisica e mentale. Stiamo lavorando per essere pronti per l’inizio del campionato».

Quali sono, almeno sulla carta, le formazioni più forti?
«Casalanguida, il Vasto Calcio di De Foglio e il Real Cupello ma come sempre sarà il campo a definire le gerarchie. Siamo in attesa di conoscere i calendari e di sapere se sarà un campionato a 14 o 15 squadre: in quest’ultimo caso, a rotazione, ogni squadra avrà un turno di riposo. La Figc Abruzzo ha prorogato le iscrizioni al 5 settembre, quindi dovremo aspettare ancora per la griglia ufficiale delle società».

Qual è l’obiettivo della stagione?
«Puntiamo a fare del nostro meglio, a vendere cara la pelle soprattutto nelle partite casalinghe!».

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