SCERNI - La mancanza di fondi determina spesso i cosiddetti tagli con conseguente riduzione del personale, quindi, inevitabili accorpamenti forzati che troppo spesso generano a loro volta disagi e problemi ai cittadini.
Questo circolo vizioso non risparmia alcun settore, nemmeno quello terziario, quando, come in questo caso, si tratta di servizi per i cittadini: a Scerni, il piano di riordino delle sedi postali in fase di elaborazione da parte di Poste Italiane S.p.A., prevede la soppressione dell'ufficio postale ubicato in contrada San Giacomo.
Sulla questione abbiamo raccolto il parere dei cittadini che sottolineano i disagi a cui si andrebbe incontro e del sindaco, Giuseppe Pomponio, che rivolge un appello a Poste Italiane, affinché tenga conto dei quotidiani bisogni di una comunità .
Le interviste ai cittadini
Siete a conoscenza dell'imminente chiusura della sede di Poste Italiane ubicata in località San Giacomo?
Certo, ne siamo a conoscenza e approfittiamo per esprimere il nostro totale dissenso. Qualora questa minaccia dovesse concretizzarsi sono sicuro - dice un cittadino - che non ci sarà alcun risparmio per la società , ma solo critiche mosse dall'utenza».
Quali sono i disagi a cui si andrà incontro qualora si decidesse di procedere alla soppressione della sede?
I disagi colpirebbero l'interà comunità locale, non solo i residenti nella contrada, ma anche le persone delle zone limitrofe che spesso si servono dell'ufficio postale di San Giacomo. Inoltre, si arrecherebbe un disagio non indifferente anche e soprattutto alle persone anziane che, non potendo guidare e non avendo mezzi a disposizione per raggiungere il paese, si servono di questa sede per effettuare qualsiasi tipo di operazione: dal ritiro della pensione, al pagamento delle bollette, all'apertura di un libretto.
Sono convinto - sottolinea una delle persone intervistate - che il disagio ci sarà per tutti, ma in modo particolare per gli anziani: vedranno crollarsi anche la certezza e l'orgoglio di poter andare a risquotere la pensione autonomamente e senza dover gravare sulle spalle dei familiari.
Voi cittadini state facendo qualcosa per evitare la chiusura di quest'Ufficio Postale?
Avevamo pensato ad una raccolta firme, ma è ancora tutto da vedere. Facciamo affidamento anche sull'amministrazione comunale affinché si batta per scongiurare questa soppressione. Inoltre, l'ufficio più vicino, dopo questo, sta a 5 Km. Dovremmo rivolgerci tutti all'ufficio postale di Scerni che già ora sembra trovarsi in difficoltà in quanto, essendo aperti solamente due sportelli, a volte noi cittadini ci troviamo a dover fare la fila per attendere il nostro turno anche per 2 o 3 ore. Tutto questo è esagerato - conclude una signora del posto.
Quanto è utile per lei questo ufficio postale?
Per me e per tutte le persone di una certa età è utilissimo perché è facilmente raggiungibile anche a piedi da tutti i residenti della zona. Noi ci rivolgiamo a questo ufficio per fare qualsiasi cosa: dalla pensione, alla bolletta. Per questo - conclude l'anziana donna - faremo il possibile affinché anche questo servizio non venga soppresso.
Uno degli impegati dello sportello dell'ufficio postale di San Giacomo spiega che per loro non ci saranno grandi problemi in quanto l'azienda ricollocherà il personale presso altri uffici.
«Più che altro - dice l'impiegato - a rimetterci saranno sicuramente i cittadini, in modo particolare gli anziani. Questo provvedimento è previsto dal Piano di razionalizzazione di Poste Italiane che decide di chiudere una sede e potenziarne un'altra andando a risparmiare almeno sull'affitto e sulle spese di gestione. Si tratta quindi, a mio avviso - conclude l'impiegato - di una decisione prettamente economica: essendo Poste Italiane un'azienda privata purtroppo può permettersi di pensare ai cittadini solo fino a un certo punto. Quest'anno è prevista la privatizzazione e la quotazione in borsa quindi, purtoppo bisogna pensare anche e inevitabilmente a far quadrare i conti».
IL PARERE DEL SINDACO - Anche il sindaco, Giuseppe Pomponio, è intervenuto in merito alla questione manifestando «l'interessamento dell'amministrazione comunale affinché l'ufficio postale di San Giacomo non venga chiuso. Abbiamo inviato anche una lettera alla direzione centrale delle Poste marcando l'importanza dell'uffico ubicato in contrada San Giacomo, per i cittadini anziani soprattutto, ma anche per i cittadini dei comuni limitrofi che si servono abitualmente del servizio. In risposta alla nostra lettera, ho ricevuto la chiamata della responsabile provinciale dell'ufficio postale, e ho colto l'occasione per rimarcare tutte le perplessità sulla chiusura di quest'ufficio che - fa notare il sindaco - ha un bilancio positivo: anche a livello di efficienza del servizio.
«In proporzione a Scerni - continua il primo cittadino - effettuano molte operazioni, segno anche questo che l'ufficio funziona. Scerni ha una popolazione di 3.500 abitanti, quindi 2 uffici postali servono, soprattutto perché, a detta di molti cittadini che vengono spesso a lamentarsi in questa sede, all'uffficio di Scerni si fanno file anche di 2 ore».
Per quanto riguarda l'eventuale data di chiusura dell'ufficio la questione è ancora da definire: «È arrivata - fa presente il sindaco Pomponio - la comunicazione di chiusura per il prossimo 12 aprile, ma sembra che dopo un incontro con l'Anci Abruzzo (leggi), la chiusura sia stata rinviata. Noi, come amministrazione comunale, faremo di tutto per evitare la chiusura dell'ufficio postale, ma se eventualmente dovesse essere soppresso, chiederemo che quello di Scerni venga potenziato per quanto riguarda il servizio allo sportello. Gli uffici postali sono a servizio dei cittadini e hanno anche un aspetto sociale - conclude il sindaco Giuseppe Pomponio - Poste Italiane, quindi, non deve pensare solo ai risvolti economici, ma anche e soprattutto a quella che è la funzione sociale del servizio».