III Domenica Tempo Ordinario Anno B - "Conversione: volgere lo sguardo e la vita a Cristo (Gio 3,1-5.10; Sal 24; 1Cor 7,29-31; Mc 1,14-20)
Le letture di oggi sono disposte in una sequenza che, a prima vista dà l'idea di un conto alla rovescia: Giona (Ia lettura): «Ancora quaranta giorni…»: Paolo (2a lettura): «Il tempo si è fatto breve…»; Gesù (Vangelo): «Il tempo è compiuto!».
Per ciascuno dei tre l'ora “X” è qualcosa di diverso: la condanna, la manifestazione di Dio, il Regno di Dio. In tutti e tre i casi l'elemento decisivo è il tempo. O meglio: l'urgenza del tempo. La Bibbia inizia (“In principio…”) e finisce (“verrò presto”), conservando sempre un riferimento al tempo. Tra quel “principio” e quel “verrò presto” ci siamo noi. Ognuno di noi ha un tempo determinato di anni dinanzi a Lui (da chi ha 1 anno a chi ha 100 ed oltre). In questo tempo ognuno di noi si gioca l'amicizia vera con il Signore (la salvezza). Com'è importante vivere bene il tempo! Siamo abituati a dire «il tempo è denaro»: un modo di dire che esprime come ognuno di noi deve impegnarsi, cioè in maniera frenetica, forse pensando solo di fare soldi; il «fermarsi» vuol dire non «guadagnare». Per noi cristiani, invece, il tempo è grazia. È la grande occasione per convertirsi, per tornare al Signore, per ricevere il suo amore, per essere suoi amici. Ogni momento può essere il tempo favorevole per tornare a Lui. Il segno che ci stiamo convertendo è che vediamo e riconosciamo il nostro male e diciamo: “io sono peccatore” e finisce la pretesa di essere autosufficienti, finisce la menzogna: vediamo la grandezza, la bellezza, la tenerezza di Dio e ci accorgiamo dell'assurdità della nostra vita solita: “Ho bisogno di Te, o Signore, aiutami a cambiare”. Ogni momento della giornata può essere un tempo dedicato a Dio.
La nostra vita: tempo per convertirsi, valutare e credere
Semplificando le letture e cogliendo parole sintesi dei brani, potremmo dire che:
- il tempo di Giona è tempo per convertirsi;
- il tempo di S. Paolo è tempo per valutare bene le cose;
- il tempo di Gesù è tempo per credere al Vangelo. Facciamo qualche rapido flash su questi tre verbi.
Ia Lettura: La predica di Giona è breve ed è efficacissima.
Quali sono le cose che fanno gli abitanti di Ninive?
Il digiuno, il vestirsi di sacco, lasciare la condotta malvagia, credettero in Dio: “Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece”.
Anche noi quando siamo chiamati a convertirci, soprattutto quando riceviamo il sacramento della penitenza, dobbiamo esprimere col nostro cuore e la nostra volontà una conversione totale con comportamenti esterni ma soprattutto interiori. E state sicuri che Dio, attento al nostro cuore, rivolge il suo sguardo amorevole e misericordioso verso di noi. Vita di grazia è vivere tutto in Sua compagnia e secondo la Sua volontà.
IIa Lettura: San Paolo avverte gli abitanti di Corinto che il tempo ormai si è fatto breve, non c'è più tempo.
Le cose di questo mondo sono passeggere mentre l'amicizia con il Signore invece dev'essere eterna. Ecco cosa significa “valutare”: chi ho al primo posto della mia vita?
Vangelo: Gesù nel Vangelo afferma: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo”.
Il Vangelo ci presenta la chiamata dei discepoli mentre sono occupati nel lavoro di pescatori. Ma obbediscono alla voce di Gesù: “…E subito, lasciarono le reti e lo seguirono”.
La risposta è immediata e senza incertezza. Non si deve aspettare, perché il tempo è compiuto, siamo arrivati al punto culminante della storia: il Figlio di Dio si è fatto carne, è in mezzo a noi. Dio da ora è diventato vicino. “Convertitevi”. Anche Gesù ci chiama alla conversione ma la motivazione è diversa: non tanto per sfuggire alla distruzione, ma per sentire l'amore di Dio: “Credete al Vangelo!”.
Essere cristiani significa credere in una Persona, Gesù, appartenere a Lui, stare con Lui.
Sapete quanti minuti ci sono in una giornata? 1.440 minuti. Immaginiamoci se ognuno di noi si fermasse soltanto 5 minuti per “stare con il Signore”, in un breve momento di preghiera, di meditazione, di visita in Chiesa ... Sicuramente guadagneremmo gli altri 1435 minuti. Amen!