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Viabilità, si spera nei residui dei fondi Fas per la Provinciale Carunchio - San Salvo

Ieri l'incontro in Provincia

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Le briciole degli ultimi fondi Fas per dare una nuova dignità alla strada provinciale Carunchio - San Salvo. È la posizione del presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, dell’assessore alla Viabilità Antonio Tavani e di quello allo Sport Tonino Marcello. È quanto emerso dall’incontro di ieri richiesto dal capogruppo del Partito Democratico, Camillo D’Amico, dopo le lamentele degli studenti di Lentella che percorrono ogni giorno lunghi tratti disastrati.

Il leitmotiv è sempre lo stesso: la Provincia non ha fondi per sistemare le strade. L’ultima speranza è nei residui dei fondi Fas. Sono circa 3 milioni di euro e almeno in parte potrebbero essere destinati alla viabilità interna. Una piccola parte, perché di strade martoriate dalle frane il Vastese ne è pieno e qualcuna resterà ancora così com’è. Non è tutto nero, però.

Di Giuseppantonio andrà a Roma la prossima settimana per chiedere al ministero lo sblocco dei 3 milioni. Per la sistemazione dell’arteria, come spiegato dai tecnici della Provincia, sono già stati redatti alcuni progetti. Risalgono al 2007, quando la Regione assicurò la manutenzione straordinaria del tratto da Lentella a Montalfano dopo che, per circa tre mesi, il traffico estivo della Statale Trignina vi fu dirottato per il crollo del ponte sul fiume Treste. Inutile dire che quella manutenzione restò su carta. Oggi, il progetto più economico richiede 800mila euro per intervenire sulle frane maggiori. 

Presto, inoltre, lo stesso presidente chiederà un consiglio regionale straordinario al quale partecipino anche i sindaci dei comuni interessati.

Al vertice di ieri c’era il primo cittadino di Palmoli, Roberta Marulli, che spiega: «Non si può sperare che tutta la strada venga aggiustata, bisognerà individuare i tratti peggiori più trafficati. Almeno sarà un primo passo». La Marulli conosce bene il problema. I bambini di Palmoli raggiungono la piscina della vicina Carunchio usando strade ridotte a una sola corsia. Gli scolari di Carunchio, invece, lo affrontano in senso inverso tutte le mattine: «È una situazione insostenibile. Cosa accadrebbe se la frana – si chiede il sindaco – dovesse allargarsi durante la notte sorprendendo l’autista alle prime ore del mattino?».

Sull'appuntamento di ieri Camillo D'Amico afferma: «È stato utile incontrarsi per fare il punto della situazione su una delle arterie stradali più disastrate e dimenticate dell’intero Vastese. Nel 2007, la Provinciale fu percorsa da un traffico veicolare intenso e pesante. In quella circostanza la regione Abruzzo promise finanziamenti specifici tesi a rafforzarne la sicurezza; gli uffici tecnici predisposero progetti allo scopo ancora oggi attuali ma per nulla finanziati. La Regione, in tutti questi anni, ha incassato costantemente il bollo auto, pagato proprio per la sicurezza delle strade e qualche soldo avrebbero potuto, Chiodi & C., dirottarlo di più sul nostro territorio non solo sul Teramano. Condividiamo lo spirito annunciato da Di Giuseppantonio, dal suo vice Tavani e dall'assessore Marcello: se l’eventuale somma si renderà disponibile, dovrà vedere interessato tutto il territorio provinciale nell’impegno senza priorità precostituite».

Da registrare qualche nota di rammarico dei partecipanti all'incontro per l'assenza di rappresentanti di Fresagrandinaria e Lentella, i cui sindaci hanno inviato una nota non potendo intervenire. Soprattutto nel secondo caso c'è delusione considerato che la vicenda è balzata alle cronache grazie proprio agli studenti lentellesi.

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