Il capogruppo del Pd in Provincia interviene sull'incontro pubblico di Castiglione Messer Marino tenutosi sabato scorso.
«Ho preso parte all’assemblea indetta dall’amministrazione provinciale a Castiglione Messer Marino sabato 20 aprile scorso all’interno dell’ex palaghiaccio per la disamina dello stato della viabilità interna del Vastese e, più in generale, della s.p. 652 che collega la cittadina a Montazzoli e verso l’area industriale della Val di Sangro.
Sono stato l’unico esponente del centro-sinistra dei gruppi consiliari provinciali.
Gli esiti ed i contenuti sono stati arrendevoli e fortemente deludenti. Ho visto un film per tanti versi già noto e ripetitivo: colpevolizzare gli altri per i ritardi e le cose non fatte, dichiararsi incapaci ad agire e reagire a causa della conclamata mancanza di risorse finanziarie.
Imbarazzo evidente ai rilievi e al ricordo che, loro, grazie al nostro buon lascito si sono ritrovati a gestire un tesoretto € 28.000.000 su cui stanno investendo politicamente come, ad esempio, i fondi legati alla circonvallazione di Cupello e fondovalle Treste. In più d’un caso, questi ritardi non sempre giustificabili, hanno sostanziato solo costi aggiuntivi per le progettazioni. Certamente i Sindaci e i numerosi cittadini presenti saranno tornati a casa delusi dagli esiti e con la consapevolezza già da tempo maturata che, la filiera istituzionale a guida centrodestra, è miseramente fallita alla prova di governo. Tutto il resto è noia così recitava un adagio di una vecchia canzone di successo dello scomparso cantautore Franco Califano.
Noi siamo pronti a fare squadra per difendere gli interessi del territorio in termini veri e concreti, mettendoci faccia e reputazione, per qualsiasi azione clamorosa ma avendo a mente, con chiarezza, quali debbano essere i reali obiettivi e le priorità.
Non siamo disponibili a portare acqua con la cesta per nessuno!!!
Apriamo quindi una chiara, urgente e determinante vertenza con la regione per la viabilità da considerarla presupposto di facili collegamenti e volano di sviluppo socio-economico. Muoviamo anche una sinergica azione politica ed istituzionale più generale per raffermare la centralità, l’importanza e la necessità delle autonomie locali i cui compiti debbono sì essere riscritti e ridefiniti ma non a colpi di decreti legge e voti di fiducia.