Il diritto allo studio negato: scolari di Fraine ancora a casa, strada per 'Acquaviva' non sicura

Sono riprese le frane a causa delle ultime piogge

Antonino Dolce
25/03/2015
Attualità
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FRAINE - Ancora un giorno senza scuola per i 16 alunni (tra scuole medie ed elementari) di Fraine. Abbiamo spesso affrontato il tema del difficile raggiungimento del diritto allo studio nei comuni del Medio e Alto Vastese a causa delle condizioni della viabilità interna (link 1link 2), ma il quadro generale si aggrava ulteriormente con gli aggiornamenti provenienti da Fraine.

Oggi i bambini e ragazzi frainesi sono rimasti nuovamente a casa, dopo aver saltato le lezioni del 20 e 21 marzo scorso, i due giorni che hanno seguito il crollo della Provinciale 162. Ieri, dopo l'accordo di domenica, gli alunni hanno raggiunto le scuole di Castiglione Messer Marino con i mezzi della Protezione civile, passando sulla strada comunale di contrada Acquaviva (Roccaspinalveti): oltre 40 km per viaggio.

Oggi, con le piogge delle ultime ore, è stato deciso di non affrontare il tragitto: troppo rischioso. L'acqua sgorga dappertutto, rendendo pericolosa la strada, smottamenti e frane hanno iniziato nuovamente ad avanzare. La Protezione civile ha ritenuto opportuno non procedere al trasporto dei bambini; «Con queste condizioni meteorologiche i bambini non sono al sicuro su queste strade» conferma il consigliere comunale di Fraine, Daniele Manetta.

A questo punto l'alternativa resta quella già prospettata domenica scorsa del servizio scolastico a domicilio, in attesa della sistemazione definitiva della strada interpoderale per Castiglione, che una volta ultimata renderà possibile anche il passaggio dello scuolabus.
E in questo momento, riecheggiano le parole, finora cadute nel vuoto, del vicesindaco di Fraine, Giandomenico Finamore, che ieri aveva chiesto un intervento sovracomunale sulla stessa interpoderale: «Finora, nonostante l'emergenza, gli unici mezzi che abbiamo visto operare sono quelli comunali». Finamore si riferisce ai mezzi di Roccaspinalveti entrati in azione sulla strada per Acquaviva e a quelli che stanno operando sull'interpoderale. Quest'ultimi sono rallentati dalle attuali condizioni meteo. 
Considerato il requiem celebrato per la Sp 162, sarebbe logico concentrare le forze su questa strada.

Una scelta coraggiosa, quella di restare nei piccoli comuni dell'entroterra vastese, resa sempre più ardua da una manutenzione del territorio assente per troppi anni che oggi sta dando i propri frutti amari. Oggi è superfluo interrogarsi sulle cause dello spopolamento: basta andare a Fraine per toccare con mano. 

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