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Passate le elezioni più pazze e scontate è necessario fare una riflessione seria e libera...su S.I.

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  Il centro destra non si batte con accordi più o meno "tecnici" fatti, tra l'altro, senza consultare gli iscritti, come da statuto (art.3).   Le alleanze si fanno con forze e partiti che, non a chiacchiere, ma nei fatti e nelle scelte governative, si battono per eliminare, finalmente, i problemi incancreniti dell'evasione ed elusione fiscale, dei paradisi fiscali, dei disoccupati, dei precari ,della povertà in aumento continuo, degli anziani, dei lavoratori, fuori e dentro le fabbriche. 

  Il centro destra ha trovato una prateria sconfinata anche a causa dei vari governi di centro sinistra e della cosiddetta unità nazionale.   Guerra, povertà e clima. Sono i macigni da rimuovere coinvolgendo associazioni, sindacati, parrocchie e cittadini di buona volontà.   I sindacati possono e devono avere un ruolo di promozione e coinvolgimento per mobilitare anche nelle piazze tutti coloro che, pur nel rispetto dei ruoli ma unitariamente, sono per la pace e contro la povertà. 

  Ho menzionato le parrocchie... anch'esse possono e dovrebbero avere un ruolo centrale prendendo esempio e spunto dalla Teologia della liberazione.  Monsignor Canada, uno dei maggiori esponenti di questo movimento, affermava:   " Se faccio la carità sono un santo, se mi chiedo perché ci sono i poveri mi accusano di essere comunista".   Papa Francesco non mi pare che sia un comunista.   Un appello al nostro vescovo Mons. Forte che, giustamente ha stigmatizzato la scarsa pulizia della città di Vasto:   "Che le parrocchie si mobilitino per LA PACE e contro la povertà per risalire alle cause ed eliminarle".
 

 

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