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O la Magnacca è sicura dei fatti suoi o si è fatta prendere la mano nelle ultime risposte

L' editoriale di Ods

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Su Piazza Artese, per la prima volta in 10 anni, il centrosinistra (in questa legislatura centrosinistra allargato) ha fatto un ricorso alla Corte dei Conti, all' Ispettorato di finanza, alla Cassa Depositi e prestiti e alla Provincia di Chieti. Nell' esposto i 5 consiglieri della Coalizione Travaglini hanno elencato una serie di vizi negli atti, paventando addirittura omissioni alle prescrizioni e dichiarazioni non rispondenti al vero, oltre ad un costo "esagerato" del singolo posto auto. La Maggioranza ha sostenuto che si tratti di un' opera di risanamento più che di realizzazione di parcheggi. Ora, se anche la Corte dei Conti  dovesse fare propria questa tesi e dunque archiviare senza addebiti di spesa ai coloro che hanno votato l' opera, potrebbe succedere che sia la Cassa Depositi e prestiti a ritenere pertinente il rilievo sulla veridicità della dichiarazione fattale e quindi potrebbe revocare il mutuo concesso. Ma se anche la Cassa dovesse soprassedere, potrebbe succedere che sia la Provincia ad obiettare sulle prescrizioni non rispettate o a rilevare la mancata procedura "ordinaria" di variante al PRG (è stata adottata la semplificata).

Questo per dire che  dei 4 colpi lanciati dall' Opposizione (per la prima volta in 10 anni) se anche uno solo (magari quello di calibro più basso) dovesse centrare il bersaglio ci potrebbero essere dei guai per gli amministratori e/o per i firmatari dei documenti. A fronte di una simile probabilità, tutto avrebbe consigliato da parte della vecchia Amministrazione un po' di prudenza. Insomma, essa avrebbe potuto dire: "Abbiamo fatto un'opera giusta e attendiamo senza timore eventuali richieste di delucidazioni degli Enti aditi (è molto probabile che saranno richiesti chiarimenti). Eppure, la Magnacca (che ha scritto il documento di risposta e lo ha fatto firmare a tutti i capigruppo, anche ai 2 più prudenti/distanti) ha rilanciato, come si farebbe a poker.

Chi conosce questo gioco è portato a pensare che l'ex sindaco ha in mano il punto, visto che ha fatto sto rilancio, evidentemente sicura che tutte (tutte) le carte stanno apposto e non ha niente da temere. Se però così non fosse (ed avesse ragione la Minoranza) vorrebbe dire che si è fatta prendere la mano. Infatti, chiamando "asini" i consiglieri di Opposizione, non ha fatto altro che incitarli a continuare in questa  battaglia di vigilanza e controllo sulle opere pubbliche (con 17 dossier da loro attenzionati).

È un po' come quando (a parti inverse) l' Opposizione di centrodestra decise di dare battaglia di vigilanza e controllo sui servizi sociali: pure il sindaco di allora rispose a brutto muso, tanto che la minoranza andò avanti, portando addirittura le carte in Procura ed ottenendo un' inchiesta della Commissione sociale. La quale diede ragione a colei che aveva sollevato il problema. In quella circostanza anche i consiglieri di maggioranza (Aldo D' Ascenzo e Costantino Santini) dovettero riconoscere che non tutte le carte dei sociale stavano apposto, ma la battaglia finì lì perché nel frattempo Alfonso Di Toro, Nicola Rossi e Pino Cilli non votarono il bilancio e si tornò a votare, con la vittoria proprio della Magnacca.

Ps mi scuso se ogni tanto mi faccio prendere la mano da lontani e nostalgici racconti che non interessano più a nessuno…

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