Giovedì 21 febbraio prossimo il comitato Via (Valutazione d’Impatto Ambientale) si riunirà per discutere di 21 progetti di cave in regione. Tra questi c’è l’ampliamento della cava di argilla della Laterlite di Lentella.
Il progetto era stato presentato il 27 aprile dello scorso anno, ma un articolo presente nella Finanziaria 2012 della Regione Abruzzo di fatto lo ha tenuto in stand-by fino al 13 novembre, quando il consiglio regionale ha abrogato l’articolo stesso.
Nel frattempo la società – che produce argilla espansa con sede in provincia di Parma – aveva annunciato che la disponibilità di materia prima dello scavo già autorizzato avrebbe garantito un’autonomia di produzione fino al mese di marzo, mettendo a rischio i livelli occupazionali (circa 70 unità tra interni e ditte esterne).
Il volume di scavo previsto dall’ampliamento è considerevole: 2.670.422 metri cubi. Una cifra che pone il progetto al secondo posto regionale per entità dell’intervento tra tutti quelli presentati.
I 21 progetti che saranno discussi giovedì sono finiti sotto la lente d’ingrandimento del Wwf Abruzzo: «È pazzesco decidere il futuro del territorio senza piano cave e in un unico giorno. L'Abruzzo rischia di perdere 10 milioni di metri cubi del suo territorio il prossimo 21 febbraio. Al comitato Valutazione di Impatto Ambientale convocato per quel giorno su ben 30 interventi all'ordine del giorno 21 sono progetti di cave. Prendendone in considerazione 20 (uno non è stato rintracciato) si arriva all'incredibile cifra di 9.835.817 metri cubi di nuovi possibili scavi in quella che a parole dovrebbe essere la regione verde d'Europa!».
L’ampliamento maggiore è quello richiesto dalla Das a Civitaluparella (3.764.502 metri cubi), poi c’è Lentella. Il Wwf ricorda in questo caso: «A seguire vi è la cava della Laterlite con una richiesta di scavo per 2.670.422 mc (di cui 1.960.000 di materiale utile). Anche in questo caso ricordiamo che recentemente il Comitato Via ha già rilasciato un'autorizzazione “in sanatoria” avendo la Ditta proceduto ad avanzare una richiesta di autorizzazione nello stesso comune a scavo già effettuato (!)».
Sullo stesso sito, inoltre, il comitato Via (il 14 ottobre 2010) bocciò un precedente progetto di ampliamento con la seguente motivazione: «L'importante dimensionamento dell'attività estrattiva e l'assenza totale di raccordo morfologico con il contesto esterno è causa di una grave alterazione geomorfologica dell'area interessata e del territorio circostante».
Si trattava di un intervento dalla portata molto minore: 1.643.223 metri cubi di scavo.
Nell'elaborazione de iltrigno.net la cava dall'alto con i confini degli scavi autorizzati (in celeste), i confini del progetto bocciato (in verde) e i confini dell'attuale progetto di ampliamento (in rosso).