Esprimiamo tutta la nostra indignazione per la risposta che il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio ha inviato al Sindaco di Vasto e Presidente della Provincia di Chieti, nonché componente del Comitato ristretto dei Sindaci, Francesco Menna e dalla quale si evincono solo "mal-educazione" e attacchi politici e nessuna risposta agli interrogativi da lui sollevati.
Una risposta a tratti anche offensiva e lesiva verso il sindaco Menna per il solo fatto di aver espresso la sua contrarietà al mancato rinnovo a Direttore sanitario della Asl Lanciano Vasto Chieti, del Dott. Angelo Muraglia quale professionista che ha guidato con operosità, diligenza e competenza la struttura sanitaria gestendo anche in maniera egregia la difficile lotta alla pandemia da Covid-19.
Sappiamo bene quali sono i ruoli e i compiti di un presidente di Regione e sappiamo anche bene quali sono i ruoli e i compiti di un Direttore generale della Asl, ma sappiamo altrettanto bene quali sono i ruoli e i compiti di un Comitato ristretto dei sindaci. Quanto accaduto nella vicenda "Muraglia" è l'esempio reale e lampante di come la richiesta del Comitato sia stata completamente ignorata. E ignorare tale richiesta equivale a voltare le spalle ai sindaci che con enormi difficoltà portano avanti le loro comunità e sui quali pesano più oneri e responsabilità che onori.
E non ci si venga a dire che il rinnovo del Dott. Muraglia non era possibile farlo. Come ha anche detto l'On. Luciano D'Alfonso in sede di conferenza stampa, "se si fosse voluto consentire a Muraglia la prosecuzione del suo lavoro, si poteva rinnovargli il contratto prima dei 65 anni" come fece lui quando era presidente di Regione con il direttore sanitario della Asl di Teramo ascoltando la richiesta del Comitato dei Sindaci.
Il mancato rinnovo di Muraglia è frutto dunque di una precisa scelta e volontà politico-aziendale del centrodestra abruzzese che ha volutamente voltato le spalle al Comitato ristretto dei sindaci così come si sono volutamente voltate le spalle al Dott. Levantesi prima e alla Dott.ssa Sacchet poi vincitori entrambi di due concorsi pubblici. Anche qui sappiamo bene che la scelta dei primari è a totale discrezione del Direttore generale della Asl. Ma "scartare" due professionisti "che - come ha sottolineato anche il presidente della Provincia e sindaco Francesco Menna - nel corso degli anni hanno profuso un contributo determinante a beneficio della struttura in termini di capacità professionali, abnegazione e qualificazione degli standard sanitari loro affidati", equivale a voltare loro le spalle e a voltarle ad un presidio ospedaliero importante come il San Pio che abbraccia un'utenza di oltre 100mila persone che continua ad essere mortificato da questa destra guidata dal Presidente Marsilio. Un presidente che si è rivolto ad un sindaco nonché presidente di Provincia dicendogli che “non si deve permettere di” affrontare temi quali la sanità.
Esprimendo tutta la nostra indignazione per le parole di Marsilio ed esprimendo tutta la nostra solidarietà a Francesco Menna, quanto successo è, come ha detto anche D'Alfonso "una prova di squadrismo culturale". Il centrodestra torni ad ascoltare i sindaci e le comunità e lo faccia con umiltà e dialogo costruttivo. Sono loro, i sindaci, a conoscere le reali problematiche e le reali potenzialità delle loro comunità e dei professionisti che le abitano. Basta con il "poltronismo" del centrodestra che fa solo male all'Abruzzo.