All’interno del Comune San Salvo da giorni si dice che il segretario comunale e direttore del Suap, Pasquale De Falco, stia per lasciare le sue due funzioni. Non è dato sapere per quali motivi la collaborazione del segretario – direttore sia durata all’incirca un annetto (aveva preso servizio il 1° ottobre scorso, dopo due mesi di incarico a scavalco). De Falco era arrivato a San Salvo da Trivento dopo l’insediamento della sindaca Emanuela De Nicolis ed in sostituzione del “longevo” Aldo D’Ambrosio. Il quale aveva coperto quasi per intero tutti e due i mandati della sindaca Tiziana Magnacca. Quest’ultima l’aveva nominato in sostituzione del segretario Smargiassi, che però era stato portato a San Salvo dall’ultimo sindaco del centrosinistra Gabriele Marchese. Praticamente, se sono vere le notizie della cessazione di De Falco, la sua “segreteria” potrebbe essere accomunata a quella di Smargiassi in termini di durata breve.
Molti si chiedono ora chi lo sostituirà. Voci insistenti, tanto al Comune di San Salvo quanto in quello di Vasto, parlano del ritorno di Aldo D’ Ambrosio, attualmente a Vasto, visto “conferire” a lungo con il vice sindaco Eugenio Spadano. Da allora tanti l’avevano dato sulla via del ritorno. Del resto la “rottura” che l’aveva fatto trasferire a Vasto, D’ Ambrosio l’aveva avuta con la Magnacca, quindi molti avevano pensato che il vice sindaco si fosse incaricato di ricucire, cosa che aveva dovuto fare anche in altri casi. C’è, tuttavia, chi immagina che a sostituire De Falco sarà Adele Santagata, segretaria titolare di Casalbordino, che ha presenziato agli ultimi Consigli e Giunte comunali di San Salvo. La dottoressa Santagata è attualmente in ferie. In ogni caso si tratta di due professionisti affermati ed esperti, sulla cui professionalità nulla questio. Può anche essere che non arrivi nessuno dei due, anche se certo per la complessità del nostro Comune non si capirebbe un segretario - direttore in condivisione con altri Enti.
Il punto, quindi, non è chi andrà al posto di De Falco, ma cosa il “nuovo” troverà: la struttura pare in sostanziale continuità con quella delle ultime legislature di centrodestra, con qualche dirigente che avanza e qualcuno che indietreggia, una sindaca nuova e gli assessori tutti di prima nomina. La differenza vera col passato è l’esercizio delle funzioni di vigilanza e controllo che stanno interpretando i consiglieri di minoranza. I quali, insieme al leader Fabio Travaglini, mesi fa avevano fatto una conferenza stampa contestando molte procedure poste in essere nel Comune, portate a conoscenza della magistratura (contabile, amministrativa e penale). Nell’occhio del ciclone dell’Opposizione erano finiti atti di vendita di lotti comunali, stime e perizie sui costi, appalti ed assunzioni temporanee, autorizzazioni edificatorie e dispense degli oneri concessori, finanche del colosso multinazionale americano Amazon, tanto che, in uno degli ultimi Consigli comunali, la sindaca aveva sbroccato accusando la minoranza di “minare la serenità del personale dipendente”.
Quindi uno dei primi compiti del “nuovo”/a segretario/a sarà di ridare serenità ai suoi collaboratori, sempre che siano poco sereni, come detto dalla sindaca. Ma un segretario comunale è anche garante di tutti i consiglieri (di maggioranza e di minoranza), per cui se dovesse verificare che la minoranza ha visto giusto sulle procedure adottate nelle Determine di taluni Uffici dovrebbe censurare questi ed i relativi responsabili. In tal caso, però, il povero “neo” segretario/a potrebbe trovare l’ostilità di quei politici che vogliono dipendenti/dirigenti dalle procedure “veloci”. Concludendo, ci pare facile immaginare che sarà alquanto difficile convivere con funzionari protagonisti delle procedure contestate, con una minoranza agguerrita e che le contesta e con alcuni politici, che amano la legalità di Falcone e Borsellino, ma non quando la invocano i loro avversari