In questi giorni, sulla stampa locale e regionale, si continua a scrivere sulla tragedia che ha provocato la morte di tre uomini che lavoravano alla Sabino Esplodenti di Casalbordino. Quello che è avvenuto ci ha lasciato tutti sgomenti, senza dimenticare la tragedia di qualche giorno prima sui binari di Brandizza, altra disgrazia che non va dimenticata. Aver dovuto prendere atto che questi morti, non hanno avuto nemmeno l’onore della dichiarazione del lutto nazionale, è cosa che ci ha profondamente scosso e indignati.
Noi socialisti riteniamo che sarebbe stato un bel segnale per far capire lo stato d’animo di tutti gli italiani di fronte a simili ed evitabili tragedie. Siamo preoccupati e riteniamo inquietante per come, con la semplificazione nei ragionamenti, si cerca di dare le soluzioni a problemi che sono di natura complesse e articolate. Per Brandizza basta, secondo alcuni ,sottolineare che i lavori erano stati dati in appalto ad una ditta, presso la quale i poveri lavoratori scomparsi prestavano la loro opera, per la Sabino Esplodenti, a sentire anche autorevoli esponesti politici e ecclesiastici tutto si risolve nel riconvertire lo stabilimento.
Noi socialisti riteniamo questi ragionamenti solo un modo di semplificare le cose, come di solito si fa al Bar dello Sport, dove tutti gli avventori sono allenatori e tutti capiscono di pallone, al contrario, siamo convinti che bisogna affrontare questioni complesse da e con persone che conoscano le tematiche legate alla sicurezza sul posto di lavoro. Chiediamo a tutti, soprattutto da chi ha un ruolo di indirizzo delle coscienze delle persone di fare uno sforzo di ragionamento supplementare, di approfondimento e di consapevolezza sulle dichiarazioni fatte dopo la tragedia. Comprendiamo, ma non condividiamo anche il punto di vista del Vescovo dell'arcidiocesi Chieti-Vasto, che appena dopo il tragico evento, con le ferite ancora aperte, abbia accettato la soluzione più immediata, parlando di riconversione, senza valutare che l’attività della Sabino Esplodenti va comunque svolta e deve essere svolta in piena sicurezza da parte di tutte le maestranze
I socialisti della provincia di Chieti, nel riaffermare che la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro debba essere la PRIORITA’ dell’azione politica/sindacale e di tutti gli uomini di buona volontà, consideriamo la semplice riconversione, non sufficiente e risolutiva. Si rischia di spostare il problema in altre zone del paese o magari in una nazione lontana, così nessuno sente e vede e soprattutto non piange i propri cari. È un ragionamento che non ci sentiamo di condividere, la Sabino Esplodenti, DEVE ESSERE UN LUOGO DI LAVORO SICURO, vanno attuate tutte le procedure più moderne per evitare il ripetersi di simili tragedie.
Così come stabilito dall’articolo 35 della Costituzione Italiana «La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori. Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro”. Noi ci battiamo per la sua completa applicazione, vorremmo lo facessero tutti.