Stefano Moretti, noto battitore libero del nostro territorio, ha fatto un video, che contiene quel che possiamo definire una vera e propria notitia criminis, riferita ad una vera e propria ipotesi di reato. Ossia che l’ immobile adibito ad Amazon sarebbe “abusivo o parzialmente abusivo”.
Secondo Moretti, o meglio secondo una lettera anonima da lui ricevuta, l’immobile sarebbe stato costruito su “area a servizi consortili” e quindi avrebbe avuto bisogno di una variante urbanistica al Piano regolatore. Moretti ha anche annunciato che a breve potrebbe partire una denuncia da parte dell’Opposizione. Di fatto esiste una interlocuzione epistolare tra il Comune ed alcuni residenti, che hanno chiesto la “revisione” della procedura adottata (senza variante). Ma l’Ufficio tecnico (che ha rilasciato la licenza) sostiene che è tutto in regola. E’ ovvio che dal Comune si rispondesse in questo modo: è come chiedere al “pesciarolo se il pesce è fresco”.
Chi dovrà chiarire se non ci servisse la variante (come sostiene l’Ufficio tecnico del Comune) o se, come dice il suggeritore anonimo di Moretti (che evidentemente sa della ricordata interlocuzione con richiesta di revisione), il grande manufatto sarebbe abusivo perché realizzato in assenza di variante ove essa fosse stata effettivamente necessaria? Almeno tre sono gli Organi legittimi che, se chiamati in causa, potrebbero chiarire questa clamorosa notizia:
- Il Consiglio comunale ove fosse investito ufficialmente. Difficilmente il presidente del Consiglio comunale, che era sindaco all’epoca dei fatti, porterà da sola l’argomento in discussione nel massimo Organo politico cittadino; lo farà se le verrà richiesto da chi ne ha titolo per ottenere l’inserimento all’ordine del giorno o tra le mozioni ed interpellanze;
- Il Tribunale amministrativo regionale dell’Abruzzo ove venisse impugnato il diniego alla revisione chiesta all’Ufficio tecnico.
- La Procura della Repubblica ove qualcuno portasse a conoscenza all’Ufficio del Pubblico ministero ciò che ha detto Moretti nel video e che è scritto nella lettera anonima da lui ricevuta: ‹notìzzia krìminis› locuz. lat. (propr. «notizia di un reato»), usata in ital. come s. f. (solo al sing.). – Nel linguaggio giuridico, informazione ricevuta dal pubblico ministero da fonte privata o pubblica, in modo formale o informale (denuncia, querela, istanza, rapporto, referto, oppure voce pubblica, cognizione personale, informazioni segrete, ecc.), di un fatto che costituisce o può costituire reato, e in seguito alla quale egli deve dare inizio all’azione penale. Dal vocabolario on line della Treccani.
E’ tuttavia evidente che per le dimensioni economiche dell’investimento in questione un chiarimento andrebbe dato. Ma questo, ovviamente, dipende da coloro che hanno potere a livello politico, amministrativo o giudiziario. La pubblica opinione può solo attendere, consapevole, però, che tanto più è grande un’operazione (industriale, immobiliare, finanziaria) quanto più le procedure devono essere trasparenti, per la stessa tutela dell’immagine di serietà e professionalità di chi opera in Comune o al Suap o all’Arap (politico o funzionario che sia).