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Itinerario 3: I due rami del lago di Como. I borghi di Bellano LC e Tremezzo CO

di Enzo Costantino

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 È stata, qui al nord, una Pasqua molto piovosa ed ho approfittato di questo spiraglio di sole oggi, martedì 2 aprile, per un giro in solitaria tra alcuni Borghi più Belli d’Italia.  La scelta è stata tra due paesini situati sul lago di Como che mi hanno portato a viaggiare e vedere i due rami del lago. Dapprima, ho percorso il ramo di Lecco del lago, dalla città lariana fino alla prima meta, Bellano.  Successivamente, facendo tutto il perimetro nord e passando per Gera Lario, sono arrivato sulla riva comasca ed alla seconda tappa che è Tremezzo. 

Ho preparato la moto e ho controllato tutta l’attrezzatura video fotografica, assicurandomi che le batterie fossero tutte cariche e che il drone fosse pronto per l'uso. Ho verificato le mappe ENAC per l'autorizzazione al volo e, finalmente, sono partito alle 8:30.  La partenza è stata molto fredda, ma successivamente il sole ha fatto il suo dovere. Come al solito, la mia scelta è quella di non percorrere l’autostrada. Lo so, sarò più lento, ma aumenta il gusto della guida in moto, rispettando i limiti di velocità e il traffico. Niente “Gas a Martello!!”. 

I chilometri complessivi previsti saranno 214 che percorrerò in un tempo di guida stimato di 4 ore e 30 minuti, il resto del tempo è da dedicare alla visita dei Borghi.

 Dopo 1 ora e 30 minuti arrivo a Lecco, finalmente sul lago manzoniano, “quel ramo che volge a mezzogiorno”. 

Non c'è vista più bella dopo il grigiore di questi giorni passati. Altri 53 km di lago verso Nord ed ecco finalmente arrivato a Bellano.

Inizia la visita al borgo alle ore 11.

COMUNE DI BELLANO (Provincia di Lecco) ALTITUDINE M. 202 s.l.m., ABITANTI 3493 (460 nel borgo).

Luoghi d’interesse:

 L’Orrido di Bellano. Si tratta di una gola naturale creata 15 milioni di anni fa dall’erosione del torrente Pioverna e del Ghiacciaio dell’Adda che, nel corso dei secoli, hanno modellato la roccia in gigantesche marmitte, tetri anfratti e suggestive spelonche. Lo stretto canyon è visitabile grazie a un sistema di passerelle ancorate sulle alte pareti a picco sull’acqua, che recentemente sono state allungate fino a raggiungere la grande cascata posta più a monte.

Il Museo del Latte e della storia della Muggiasca (MUU) è un museo etnografico con sede in località Vendrogno a Bellano. Il Museo nasce nel 2008, con il compito di conservare e tramandare reperti e tradizioni legati alla vita e alla cultura materiale della Muggiasca, con una particolare attenzione alle fasi della lavorazione del latte. L’intento è quello di promuovere una visione condivisa e sostenibile del territorio e dello sviluppo, come sintesi di economia e cultura. 

Il Santuario della Madonna delle lacrime nella frazione di Lezzeno è stato edificato a seguito di un evento miracoloso. Si tratta di una chiesa a pianta centrale, esternamente molto compatta, dotata di un presbiterio molto profondo e una facciata slanciata verso l’alto. L’interno del Santuario è ad unica navata ed è ricco di marmi, stucchi e dipinti realizzati in epoche diverse.

La Chiesa dedicata ai SS Nazaro e Celso, eretta tra il 1342 e il 1350, è la chiesa prepositurale di Bellano.

 La Chiesa di Santa Marta si trova nel centro storico di Bellano, e si affaccia sull’omonima piazza nelle immediate vicinanze della Prepositurale. All’interno è custodito un prezioso gruppo ligneo di statue a grandezza naturale raffiguranti la Deposizione ed attribuito allo scultore Giovanni Del Maino, noto tra il 1496 e il 1536. 

CÀ DEL DIAVOL (LA TORRE DELLE EMOZIONI) All’ingresso dell’Orrido si trova la Cà del Diavol, una antica torre di difesa che, nell’immaginario collettivo, ha sempre evocato paure per via delle numerose leggende e degli affreschi raffiguranti il diavolo e altre figure mitologiche. Oggi la Cà del Diavol, di recente ristrutturata, è un percorso esperienziale pensato per condurre il visitatore attraverso la storia e le origini del territorio bellanese con la guida di exhibit multimediali. 

Sapori: Risotto al pesce persico. Pesce in carpione, preparazione del pesce in cui il pesce (agone, alborella, trota, ecc.) viene passato nella farina, fritto e poi immerso in un composto formato da vino bianco, aceto di vino bianco e aromatizzato con erbe e verdure (cipolla, sedano, carota).

 Missoltino, agone eviscerato, salato e fatto essiccare.

Miascia, torta tipica del Lago di Como a base di pane raffermo e frutta secca (uvetta) 

Nusit, (tortelli di San Vincenzo) piccoli tortelli tondi fritti in olio e spolverati di zucchero a velo. Pàtoi (Ravioli di San Vincenzo) con brasato, amaretti e pangrattato. 

Miciulan o remagini, impasto dolce con uvetta a forma di piccolo Re Magio, vengono consumati la sera della Pesa Vegia (5 gennaio) e il giorno dell’Epifania in onore dell’avvento dei Re Magi. 

Dopo aver visitato Bellano, ho ripreso la mia moto e mi sono diretto verso nord lungo la sponda comasca del lago. Il tragitto offriva scenari unici, e dopo 30 chilometri di pura bellezza naturale, sono giunto a Tremezzo. 

Qui, ho lasciato volare il mio drone, le pappe ENAC mi danno la possibilità di volare ad un’altezza massina che va dai 25 ai 45 mt asseconda della zona sorvolata, io mi sono tenuto a 25 mt per non incorrere in eventuali contestazioni o sanzioni.

COMUNE DI TREMEZZINA (Provincia di Como), ALTITUDINE m. 225 s.l.m., ABITANTI 5072 

Luoghi d’interesse: Villa Carlotta, via Regina 2, loc. Tremezzo (www.villacarlotta.it

Villa del Balbianello, bene FAI più visitato d’Italia, via Guido Monzino, loc. Lenno (https://www.fondoambiente.it/luoghi/villa-del-balbianello) Museo del paesaggio, c/o villa Mainona, via Regina 22, loc. 

Tremezzo Antiquarium dell’isola Comacina, c/o il complesso di santa Maria Maddalena, loc. Ossuccio (https://isola-comacina.it)

 Sacro monte della B.V. del Soccorso, patrimonio UNESCO dell’umanità. Loc. Ossuccio.

 La gastronomia lariana è legata ai prodotti che offriva la terra e il lago. Polenta con farine di mais e di grano saraceno, latticini, zuppe di verdure, pesce.

Piatto forte della tradizione è il risotto al pesce persico. Si tratta di un risotto all’onda servito con filetti di pesce persico dorati nel burro e aromatizzati con salvia. 

Altro piatto da non perdere è la polenta uncia, la classica polenta di farina mista largamente condita con formaggio e burro fuso con aglio dorato. 

Nelle cucine della Tremezzina è molto diffuso in stagione l’asparago, prodotto tipico della frazione di Rogaro, storicamente coltivato fra i filari di viti e servito in succulenti risotti o semplicemente bolliti con uova in tegamino, burro fuso e parmigiano. 

Tra i dolci il paradell, frittella rotonda, grande, ripiena di mele, servita con zucchero spolverizzato, e la miascia, una prelibatezza con frutta autunnale, pane ammollato nel latte e frutta secca che danno origine a questa particolare torta decorata e profumata con ciuffi di rosmarino. 

Con il cuore pieno di bellezza e i sensi appagati, mi congedai da Tremezzo, sapendo di aver vissuto una giornata indimenticabile sulle rive del meraviglioso Lago di Como. E mentre il sole si nascondeva dietro le montagne, portavo con me i ricordi di un'avventura da raccontare per sempre. 

Nel video, il solito racconto per immagini. Alla prossima uscita.

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