Gli studenti del corso di laurea in Scienze e Cultura della Gastronomia, Dipartimento DAFNE, dell'Università di Padova, guidati dal professor Danilo Gasparini, hanno trascorso a Montorio nei Frentani una giornata ricca di emozioni ed esperienze, una di quelle che rimane nel cuore. È stata una giornata intensa, che gli studenti hanno definito la migliore tra le cinque già vissute in Molise.
Il sindaco della cittadina molisana, Pellegrino Nino Ponte, li ha accolti personalmente, curando con grande dedizione un fitto programma di attività che ha reso la giornata densa di eventi, prolungandosi fio a tarda notte.
Gli ospiti sono stati accolti con un "aperitivo contadino" dalla signora Marilena, che ha offerto una dimostrazione sulla preparazione dell’impasto per la pasta fatta in casa, come i "ciufoli", fusilli e “cavatelli” a una, due o tre dita. Gli studenti, entusiasti, si sono cimentati nel tirare a mano questi formati di pasta, sperimentando l'antica arte della lavorazione manuale.
A seguire, il pranzo si è svolto presso il Ristorante Manna, dove hanno potuto degustare i piatti tipici della tradizione molisana. Tra le numerose portate, hanno spiccato e conquistato tutti il “Pane del Mietitore”, una minestra di solo Ceci e Fagioli, i peperoni Cruschi e molti altri sapori autentici del territorio.
Nel pomeriggio, il maestro Franco Izzi di Scapoli ha tenuto una lezione-laboratorio affascinante sulla storia, la costruzione e le origini delle zampogne e delle ciaramelle. Gli studenti, rapiti dalle sue spiegazioni, hanno partecipato con grande interesse, immergendosi in un mondo musicale antico e suggestivo.
La giornata è proseguita con una visita alla Collegiata di Santa Maria Assunta, dove sono custodite opere di inestimabile valore artistico e storico. Tra queste, spicca l’“Annunciazione”, una pala d’altare realizzata da Teodoro d’Errico nel 1581, che è stata persino esposta all’ultimo Expo di Milano. All'interno della chiesa, gli studenti hanno avuto il piacere di ascoltare il suggestivo “Coro degli Angeli”, riprodotto dalla “Ciarancella”, uno strumento musicale unico al mondo, composto da una ruota che porta nove campanelle, capace di creare un'atmosfera quasi mistica.
In tarda serata, poco prima del tramonto, gli studenti si sono spostati sul Tratturo Sant'Andrea-Biferno, che attraversa i comuni di Larino, Ururi, Montorio nei Frentani, Rotello, Santa Croce di Magliano e San Giuliano di Puglia. Hanno così avuto l’opportunità di esplorare questo storico percorso di transumanza e di assistere al ritorno delle greggi all'ovile, immergendosi in un paesaggio intriso di tradizione agricola e storia pastorale.
La giornata si è conclusa con una cena, presso l'Azienda Ovicaprina Franco Di Matteo, che ha celebrato la convivialità e la semplicità dei sapori locali, dove non potevano mancare gli arrosticini, perfetti per chiudere in bellezza un'esperienza che rimarrà a lungo impressa nei cuori e nei ricordi di tutti i partecipanti.