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RESPINTO L'EMENDAMENTO ANTIMARCOVECCHIO

A Vasto non è andata come a San Salvo

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"Oggi abbiamo assistito all'ennesimo teatrino frutto di uno scontro fratricida tutto interno al centrodestra e messo in piedi da Fratelli d'Italia e in particolare dal Comune di San Salvo, dai referenti regionali Francesco Prospero e Tiziana Magnacca. Perché quando FdI non può occupare "spazi" e "poltrone" o controllare l'uno o l'altro, questo è il livello che si raggiunge". Commenta così il sindaco di Vasto, Francesco Menna che oggi in Consiglio comunale ha risposto, con fermezza e convinzione, all'emendamento presentato dai consiglieri di FdI in merito alla figura del Direttore generale del Civeta.

"Uno scontro - ha precisato il primo cittadino - che non riguarda l’interesse collettivo o il bene del Polo Impiantistico di Valle Cena. Una lotta di potere e per il potere. Stanno inoltre cercando, in modo tra l'altro goffo e perverso, di spostare l’attenzione dei cittadini e dell’opinione pubblica parlando di inesistenti complotti e costi della politica e denigrando soprattutto le persone".

"Ma, cari cittadini - ha evidenziato Menna nel suo intervento in aula - il costo del Direttore generale non c’entra nulla! Altrimenti Prospero e Magnacca e gli esponenti locali di FdI farebbero e chiederebbero a Marsilio di fare lo stesso alla TUA, dove tra l’altro c’è l’ex Sindaco Antonio Prospero, all'ARAP, all'ARTA, all'ATER e agli altri enti, organismi e società pubbliche. Chiederebbero e ridurrebbero lo stipendio dei manager delle Asl da loro aumentato del 40% a danno delle tasche dei cittadini? Abolirebbero le prebende di assessori e consiglieri regionali che intascano migliaia di euro di rimborsi spesa da loro tra l'altro ripristinati?".

"La nomina, insomma, del Direttore generale del Civeta - ha incalzato Menna - la voleva Fratelli d'Italia per qualche loro sodale, e visto che ciò non è avvenuto perché fortunatamente a decidere è stata una selezione pubblica, e perché il CdA è formato da Sindaci del Territorio che hanno dimostrato che il bene del Vastese è sempre prioritario. Quella nomina non doveva andare a nessuno, ma soprattutto non doveva e non deve averla Manuele Marcovecchio, diventata ora la vittima sacrificale di questa cieca e miope violenza politica di FdI".

"Il mio fine e quello dei sindaci Graziana Di Florio (Cupello), Daniele Carlucci (Scerni), Filippo Marinucci (Casalbordino), Luigi Gizzarelli (Pollutri), Nicoletta Bracalante (per la Comunità Montana) è stato, è e sarà diverso. Abbiamo raggiunto un'intesa fondata sulla correttezza, sull'onestà dei rapporti, sulla trasparenza e sul bene comune", ha proseguito Menna che ha espresso loro gratitudine "per essere uomini liberi, onesti e trasparenti".

"Manuele Marcovecchio – ha ribadito Menna - oltre ad essere la migliore figura tecnico-politica che questo territorio ha, si è speso e si è adoperato tanto anche per la tutela e la salvaguardia del nostro Polo Impiantistico. Con Marcovecchio si è evitato che il Civeta fosse svenduto. E ora, per una poltrona o per una decisione che FdI non ha potuto prendere, stanno mettendo in scena un teatrino squallido e ingiustificato".

“Come sindaci – conclude Menna - abbiamo delle responsabilità verso i nostri cittadini. Al Civeta, al CdA e al Direttore generale porremmo ora degli obiettivi quali la salvaguardia dei posti di lavoro, nuove assunzioni, rilancio dell’impianto, messa a terra dei finanziamenti del PNRR, contenimento della tassa sui rifiuti, servizio rifiuti di qualità a costi contenuti, transizione ecologica, piano strategico di investimenti per il futuro. Questo dovrebbe dire Fratelli d'Italia a Marsilio e non mettere in campo sterili polemiche, denigrando persone e mettendo in cattiva luce il Civeta che, ricordo, non ha debiti, ma crediti a cominciare da circa 800 mila euro del Comune di San Salvo".

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