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Bambini, giovani, anziani: dal report del Sole 24 Ore si estrapola la foto di un welfare che non funziona

Daniele Licheri, segretario regionale di Sinistra Italiana Abruzzo, suona il campanello d’allarme

Redazione
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“Carenza di posti letto nelle Rsa, bassa spesa sociale per l’infanzia, disoccupazione giovanile in zona rossa: è la fotografia di un welfare che non funziona, in Abruzzo, per i bambini, i giovani e gli anziani”. Daniele Licheri, segretario regionale di Sinistra Italiana Abruzzo, suona il campanello d’allarme, leggendo tra le righe del report della qualità della vita per fasce d’età, pubblicato dal Sole 24 Ore, che passa ai raggi 107 province dal punto di vista del benessere di bambini, giovani e anziani. Tra i tanti indicatori che nel report misurano il benessere di bambini, giovani e anziani, Licheri si sofferma su quelli che danno la temperatura della giustizia sociale.

“Anzi dell’ingiustizia sociale: tutte e 4 le province abruzzesi mostrano criticità nei servizi pubblici - avverte Licheri - partendo dagli anziani, è evidente come il sistema sanitario regionale sia un fallimento. Se si prende ad esempio la disponibilità di posti letto nelle Rsa, tutte le province sono sotto la media nazionale: Teramo al 98esimo, Pescara all’80esimo posto, Chieti al 76esimo posto, L’Aquila al 69esimo”. Così anche per la spesa sociale rivolta agli anziani: Teramo addirittura al 101esimo posto, Pescara all’89esimo, L’Aquila all’83esimo posto, Chieti al 79esimo. “Si evidenzia inoltre la carenza di infermieri nella provincia di Pescara, di geriatri nella provincia di Teramo”, aggiunge Licheri. 

“A dare la misura della povertà, sono invece le incidenze delle pensioni con reddito di basso importo -aggiunge Licheri - l’amministrazione regionale di centrodestra si assuma la responsabilità di quello che fa, quando aumenta le tasse, quando fa tagli a settori strategici. Questa è la basa su cui si abbatte la mannaia”. Ma le amministrazioni abruzzesi non sono neanche a misura di bambini, soprattutto per quanto riguarda la spesa sociale per famiglie e minori, dove la provincia di Pescara si piazza all’87esimo posto, Chieti all’84esimo, L’Aquila all’83esimo posto, Teramo al 65esimo. Sotto la media anche i bambini che hanno usufruito dei servizi comunali per l’infanzia (al 74esimo posto Pescara, al 53esimo Teramo, al 92esimo L’Aquila, al 69esimo Chieti).

I giovani non stanno messi bene soprattutto sul fronte del lavoro. “Per disoccupazione giovanile tutte le quattro le province hanno un’incidenza superiore rispetto alla media nazionale: sulla popolazione 15-34 anni, si tratta del 20.8% Teramo, 19.7% a Pescara, 13.1% L’aquila, 12.1% Chieti - avverte Licheri - i canoni di locazione delle case restano troppo alti a Pescara per i giovani, così il gap degli affitti tra centro e periferia, soprattutto a Pescara e Teramo”.

Nella classifica complessiva di tutti gli indicatori, alla fine dei conti, per quasi tutte e tre le fasce di età, le 4 le province abruzzesi sono nella parte bassa della classifica italiana. Per i bambini, Teramo è all’84esimo posto, Pescara è al 76esimo posto; meglio Chieti (al 48esimo) e bene L’Aquila (al nono posto). Per i giovani, Pescara è al 70esimo posto, seguite da Chieti (53esima posizione), L’Aquila (46esima posizione), Teramo (42esimo posto). Per gli anziani, Teramo al 94esimo posto, seguita da Pescara al 57esimo posto, Chieti al 54esimo, L’Aquila al 53esimo. 

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