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Levata di scudi contro la soppressione della classe di Gissi

Il Pd locale, Di Giuseppantonio e D'Amico sul problema dell'Itc 'Spataro'

a cura della redazione
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Dopo la sorpresa iniziale si serrano le fila per scongiurare la soppressione della prima classe dell'Itc 'Spataro' di Gissi

PARTITO DEMOCRATICO - Il Partito Democratico di Gissi, alla luce della soppressione della classe I° dell’Istituto Tecnico Compresivo 'Spataro' di Gissi, invita a richiamare ogni impegno, da parte delle istituzioni e organismi preposti, per scongiurare una simile iattura, sotto il punto di vista socio-culturale ed economico, per il nostro paese (sempre più offeso), e per l’intero territorio del medio Vastese.
In tale direzione, il Pd di Gissi si impegna a sostenere nelle sedi opportune tutte le iniziative a salvaguardia degli studenti e delle famiglie e del diritto allo studio, e appoggia tutti gli sforzi a difesa del ruolo e dell’importanza dell’istituto.

DI GIUSEPPANTONIO E D'AMICO - Nei giorni scorsi il presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, venuto a conoscenza del problema, ha scritto all'autorità scolastica competente esortandola a rivedere una decisione che penalizzerebbe tutto il territorio.
Gli fa eco il consigliere provinciale del Pd, Camillo D'Amico, non senza la sua classica nota polemica: «Apprezziamo, sosteniamo e condividiamo la dura presa di posizione assunta dal Presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, contro l’Ufficio Scolastico Regionale per il mancato avvio del primo anno di corso all’I.T.C. di Gissi ma, non volendo risultare facili profeti, l’avevamo ampiamente previsto.
L’avevamo predetto durante i dibattiti consiliari sulle proposte di riordino della rete scolastica provinciale, che riguardano le sedi con dirigenza, e della relativa offerta formativa per i vari istituti superiori.
Per Gissi, in particolare, la maggioranza di centrodestra a guida Udc ha pensato più a salvaguardare la Dirigenza ricorrendo ad un insolito e anomalo accorpamento verticale, comprendendo dalla scuola dell’infanzia alle superiori, piuttosto che pensare a diversificare l’indirizzo formativo dell’I.T.C. come da noi sollecitato e proposto; anzi, l’assessore al ramo Mauro Petrucci, mal digeriva i nostri emendamenti perché riteneva la proposta formulata al Consiglio Provinciale non modificabile perché condivisa con Sindacati, Sindaci e Dirigenti!!!
La nostra proposta derivava dall’elementare constatazione che, ben quattro istituti superiori a pochi chilometri di distanza (Vasto, San Salvo, Casalbordino e Gissi), non potevano resistere a lungo senza una chiara, attraente e diversificata proposta formativa; le famiglie degli alunni, in questi casi, sono solite scegliere gli istituti dei centri maggiori.
Nonostante tutto però siamo disponibili ad ogni utile azione di sensibilizzazione, sostegno e mobilitazione atte ad evitare quest’ulteriore scempio si è prodotto a danno delle nostre zone interne già vessate dalla chiusura dell’ospedale a Gissi, della privazione di molti presidi di guardia medica, della desertificazione produttiva della Valsinello e di un sistema viario allo stato di totale abbandono».

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