GISSI - I lavoratori della ex Golden Lady ieri hanno portato per un giorno il presidio a l'Aquila. Mentre in Val Sinello la New Trade continua la dismissione dell'attività , nell'aula consiliare della Regione si dibatteva dell'interrogazione presentata nel 'lontano' gennaio 2013 dal consigliere del Prc, Maurizio Acerbo. L'occasione ha assunto anche un'altra valenza, visto che all'orizzonte c'era l'incontro in programma per oggi al ministero dello Sviluppo economico.
Sarà un tavolo preliminare al quale prenderanno parte i sindacati, le istituzioni locali e il sottosegretario Giovanni Legnini. L'unità di intenti nel consegnare al passato il primo tentativo di riconversione è stato ribadito dal presidente Chiodi e messo nero su bianco lunedì scorso a Pescara da sindacati, Regione, Provincia e Comune di Gissi. Per ora è questo l'unico passo in avanti.
L'interrogazione di Acerbo intendeva riportare alla luce le responsabilità regionali su una zona industriale poco appetibile per la mancanza di servizi e infrastrutture. Per Chiodi, invece, c'è bisogno di imprenditori seri che indichino le priorità da affrontare. Insomma, nulla di nuovo. Per capire le criticità del nucleo industriale di Gissi basterebbe tracciare su una cartita il tortuoso percorso che tir e mezzi pesanti devono affrontare arrivando dall'A14 e tastare con mano le condizioni delle stesse strade.
L'unità d'intenti per l'incontro di oggi non è da buttare via. Si tratta forse della prima occasione utile per far pressione in sede ministeriale e ribadire che non vi sono margini per continuare la disastrosa avventura della Silda (la New Trade, come visto, ha chiuso già i battenti). La vertenza deve tornare in mano alla Golden Lady che l'aveva accantonata troppo presto.
Intanto, i lavoratori che ieri hanno raggiunto l'Aquila hanno rimarcato il proprio disappunto per i massimi rappresentanti regionali lontani dalle vicende di Gissi: non è sfuggita la presenza di Chiodi solo in occasione dell'intitolazione del corso a Remo Gaspari.