Partecipa a IlTrigno.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Problemi di organico e apatia: Seconda categoria senza Audax e Torrebruna

A Palmoli c'è la squadra femminile, a Torrebruna Amatori e Giovanissimi

Condividi su:

Con gli anticipi di sabato 21 settembre inizierà la nuova stagione della Seconda categoria che vede impegnate le squadre del Vastese.
Difficoltà economiche e non solo hanno causato in tutta la regione un passo indietro da parte di società sportive consolidate. Il numero delle formazioni che hanno deciso di non partecipare è alto, tanto da far saltare un intero girone (da 8 a 7).
La conseguenza è stata l’inevitabile accorpamento di squadre geograficamente lontane. Le vastesi dovranno affrontare non poche trasferte nelle zone di Atessa e dintorni. È andata peggio alle società della provincia dell’Aquila, che nella stagione invernale dovranno affrontare viaggi domenicali con tutte le difficoltà del caso.

Anche nel territorio non sono mancate le vittime illustri. Il campionato alle porte non vedrà la partecipazione di due delle formazioni storiche del Vastese interno: Audax Palmoli e Torrebruna. Il fattore economico è, però, l’ultima delle cause.

GIOCATORI ANDATI ALTROVE – Fondata nel lontano 1928, ben 85 anni di storia calcistica alle spalle conditi da indimenticabili conquiste della Promozione, l’Audax Palmoli quest’anno non scenderà in campo. La squadra biancoazzurra è reduce da un’amara retrocessione dalla Prima (maturata ai play out) e inizialmente è stata inserita nell’organico del Girone G.
Lo conferma il primo cittadino di Palmoli Roberta Marulli che, insieme a società e amministrazione, ha provato fino agli ultimi giorni disponibili a salvare la stagione: «A me è dispiaciuto tantissimo, abbiamo avuto una decina di riunioni in un mese con giocatori e società. Alla fine la società si è iscritta, ma i giocatori hanno preferito andare nelle squadre degli altri paesi».
Non soldi, ma, quindi, la difficoltà di mettere in campo gente del posto: «C’è stata proprio l’impossibilità – continua il primo cittadino – di reperire giocatori a Palmoli. Con pochissimi locali avremmo dovuto costruire una squadra con la maggior parte di persone di fuori».
Ora, l’auspicio è un nuovo inizio per l’anno prossimo, intanto il nome non sparirà del tutto. «Il nome Audax Palmoli – conclude la Marulli – sarà portato avanti dalla squadra di calcio femminile. Questa è stata la nostra richiesta alla Lega Calcio».

APATIA E MANCANZA DI VOLONTÀ – Anche a Torrebruna non è una questione economica. L’attuale Associazione Sportiva è nata nel 1990 diventando una presenza fissa della Seconda, arrivando negli anni fino alla Prima categoria. L’amarezza per la situazione è percepibile nelle parole del presidente dell’AS Torrebruna, Guido Colella: «È successa una cosa semplicissima: non c'è passione per uno sport che prima univa i giovani. Erano pochi coloro che volevano continuare».
Sebbene l’intervista sia partita dalle vicende della squadra di calcio del paese, Colella denuncia una passività facilmente riscontrabile in altri campi: «I giovani non hanno voglia di impegnarsi – continua Colella – C’è un’apatia da strumenti tecnologici. Hanno sempre il cellulare in mano e ogni occasione è buona per stare su Facebook. È uno strumento dalle grandi potenzialità, ma purtroppo oggi c’è l’interesse solo al pettegolezzo. Altri temi, dall’ambiente alla realtà che ci circonda, non interessano: poca cultura e troppo gossip. È un problema culturale soprattutto. Quando dovevamo riformare la squadra abbiamo chiesto l’impegno ai giovani da 20 anni in su. La risposta è stata quasi sempre “Boh, non lo so”. La peggiore risposta che si possa dare. C’è una consapevolezza errata in questi giovani, tutti bravi ragazzi, che pensano “Non interferisco perché non ne sono capace”».

I colori granata del Torrebruna non spariranno completamente dai campi del Vastese, come spiega lo stesso Colella: «Ci siamo iscritti al campionato Amatori per tenere vivo questo sport a Torrebruna. È indicativo il fatto di come, dopo aver comunicato il desiderio di formare una squadra per questo campionato, abbiamo tesserato in pochi giorni oltre 30 giocatori. Si va dai 31-32 anni, fino a 60, l’età del nostro giocatore più ‘esperto’ che in campo sembra ancora un ragazzino. È un modo per fare sport sano insieme autofinanziandoci. Crediamo che in questo modo il paese conservi un minimo di vivacità, soprattutto in inverno, quando non ci sono molte attività».

L’AS Torrebruna è molto attiva anche sul fronte Giovanissimi, evidenziando il ‘buco generazionale’ alla base della mancata iscrizione in Seconda. Il presidente annuncia anche importanti collaborazioni con il territorio: «Abbiamo la squadra ‘Primi calci’ dei bambini delle prime classi della scuola Primaria e gli Allievi in collaborazione con gli Aquilotti di San Salvo. In questo modo si valorizzano i giovani locali. Con la squadra Amatori e con le categorie dei più giovani salta all’occhio che mancano proprio i ragazzi dai 20 ai 30 anni. Speriamo possa essere un segnale. Intanto, c’è molto entusiasmo per la squadra degli amatori. Ogni mese si farà una cena con tutte le famiglie perché il nostro obiettivo è proprio quello di socializzare e creare un clima sereno».

Condividi su:

Seguici su Facebook