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Piano regolatore, opposizione e fuoriusciti chiedono l’annullamento della delibera

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La richiesta di annullamento della delibera, che riguarda la nomina di un commissario ad acta incaricato di occuparsi dell’iter del Piano Regolatore Generale, è il fulcro della nuova iniziativa politica messa in campo dai consiglieri Fabio Travaglini e Nicola Argirò, insieme ai fuoriusciti dalla maggioranza Giancarlo Lippis e Alfonso Di Toro.

La delibera di giunta per la nomina del commissario è stata approvata nella seduta del 29 settembre 2025. Secondo la maggioranza, la decisione sarebbe stata necessaria a causa della mancata presentazione della documentazione prevista dalla normativa sulla trasparenza da parte di alcuni consiglieri di minoranza. La norma prevede che i consiglieri comunali dichiarino tutti i beni posseduti, anche quelli dei parenti e degli affini fino al quarto grado, per scongiurare eventuali profili di incompatibilità in votazioni di particolare rilevanza come quella sul Piano Regolatore. Gli interessati sostengono di aver adempiuto pienamente agli obblighi previsti e sottolineano che, con la nomina del commissario, viene loro precluso il diritto di esercitare pienamente la rappresentanza per la quale sono stati eletti: un ruolo fondamentale che implica la tutela degli interessi dei cittadini che li hanno votati, la partecipazione attiva alle decisioni istituzionali e la possibilità di incidere concretamente sulle scelte strategiche della comunità.

Alla conferenza stampa, organizzata per illustrare le iniziative del gruppo, non erano presenti i rappresentanti del Partito Democratico, probabilmente per impegni di lavoro, ma il dato dell’assenza di una parte della minoranza resta significativo.

I promotori dell’iniziativa hanno annunciato l’intenzione di presentare ricorsi al Prefetto e, in ultima istanza, al TAR, nel caso in cui l’amministrazione non provveda a revocare la delibera, ritenuta lesiva del diritto dei consiglieri comunali di partecipare pienamente ai lavori istituzionali.

Una vicenda che riaccende i riflettori sul Piano Regolatore Generale e che lascia presagire una lunga battaglia politica, destinata a mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica per molto tempo.

Servizio di Ercole d'Ercole

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