Il 16 novembre del 1899 un violento temporale si abbatté sul litorale vastese, causando l’affondamento di quattro barche a vela e la morte di ventuno pescatori delle marinerie di Vasto e San Vito Chietino. Una tragedia che segnò profondamente la comunità , privando famiglie di padri, figli e fratelli impegnati nel duro lavoro della pesca.
A distanza di 126 anni, la città ha reso omaggio a quelle vittime con una cerimonia a Vasto Marina, tra via Ortona e piazza Capitano Mario Olivieri, luogo simbolico da cui i marinai partirono per la loro ultima uscita in mare.
Autorità civili e militari, insieme a numerosi cittadini, hanno partecipato al momento di raccoglimento. La stele di piazza Olivieri è stata ornata di fiori e benedetta, mentre la comunità si è stretta nel ricordo di chi non fece ritorno a casa.
Il rito ha avuto un forte valore simbolico: non solo memoria storica, ma anche testimonianza di un legame che unisce la città al mare e alla sua marineria. Il sacrificio di quei pescatori diventa così un monito e un insegnamento da tramandare alle nuove generazioni, affinché non si perda la consapevolezza di quanto il mare abbia dato e tolto alla comunità .
Un minuto di silenzio ha concluso la cerimonia, restituendo la solennità di un ricordo che continua a vivere nel cuore della città .
Servizio di Ercole d'Ercole
