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Scongiurato per ora il taglio alle Poste dei piccoli comuni del Vastese

Lo conferma il presidente dell'Anci Abruzzo, Luciano Lapenna

redazione
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LENTELLA - Il 13 aprile 2015 non scatterà il piano di razionalizzazione che, tra chiusure definitive e giorni di apertura ridotti, avrebbe coinvolto 54 uffici postali in tutto l'Abruzzo. Nel Vastese i comuni interessati dall'apertura a giorni alterni (si sarebbe passati dagli attuali 6 giorni a 3: martedì, giovedì e sabato) sarebbero stati Carpineto Sinello, Carunchio, Celenza sul Trigno, Lentella, Liscia, Torrebruna, Palmoli, Schiavi d’Abruzzo e Roccaspinalveti; a chiudere i battenti sarebbe stato invece l'ufficio di San Giacomo, frazione di Scerni.

A confermarlo è il presidente dell'Anci Abruzzo e sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, ieri presente a Lentella per la commemorazione dell'Eccidio: «Come Anci Abruzzo siamo riusciti a ottenere la sospensione del piano di razionalizzazione. Il risultato è arrivato nell'incontro con Poste Italiane tenutosi venerdì scorso, 20 marzo. Abbiamo predisposto già dei moduli che invieremo a tutti i sindaci per segnalare le proprie criticità a Poste Italiane».
Tra le principali segnalazioni già emerse nell'incontro di Lentella del 23 febbraio scorso (leggi) c'era la difficoltà di spostamento a causa delle Provinciali ridotte a mulattiere. Dopo l'ultima ondata di maltempo, la situazione è peggiorata. Chi, nel giorno di chiusura del proprio ufficio, è costretto a raggiungerne un altro si troverebbe a percorrere decine di chilometri tra ostacoli e frane.

Scongiurata, per ora, la razionalizzazione, Lapenna illustra i prossimi passi non escludendo le vie legali: «Ora Anci Abruzzo e Regione chiederanno il piano completo nei suoi dettagli di Poste Italiane, prima dei prossimi passaggi. Proporremo di trasferire alle Poste le tesorerie dei Comuni. È ovvio che si tratta di una decisione politica. Se questo piano verrà ripresentato, non ci resta che ricorrere al Tar e presso tutti gli organi competenti».

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