Dopo la comunicazione ufficiale di ieri sera, sono arrivati oggi i primi migranti presso il Convento di Sant'Antonio di Padova, edificio storico posto nel comune di San Buono, a pochi chilometri di distanza dal centro del paese.
Per ora si tratterebbe di una decina di persone. Le istituzioni locali sapevano da tempo del progetto di apertura di un Centro di Accoglienza per Migranti nel comune dell'entroterra, ma era stata fatta l'ipotesi su una seconda struttura privata, posta nelle vicinanze, che aveva già dato precedentemente la disponibilità.
Il sindaco di San Buono Nicola Filippone, pur non contrario all'accoglienza dei migranti, si è detto perplesso della location scelta dalla cooperativa Matrix, che opera già in altri comuni dell'entroterra vastese. Il Convento di Sant'Antonio è infatti un edificio storico di costruzione cinquecentesca ed è tuttora sottoposto a vincolo da parte della Soprintendenza per i Beni Storici e Archeologici dell'Abruzzo.
La struttura, vuota da anni, ha ospitato fino al 2011 il Museo per l'Arte e l'Archeologia del Vastese, poi spostato a Monteodorisio, ed è proprietà dell'Ordine dei Frati Minori. La cooperativa Matrix avrebbe stipulato un contratto di comodato d'uso con i Francescani e nei giorni scorsi ha evidentemente avuto il parere favorevole da parte della Prefettura di Chieti.
Il Convento di Sant'Antonio, annesso alla chiesa ricca di statue e stucchi settecenteschi, pur essendo citato in tutti i percorsi di offerta turistica del territorio, cambia il suo uso in CAS (Centro di Accoglienza Straordinaria).