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Il “Roccavivara Panunto Contest”: un evento per rimanere distanti ma uniti

Nei mesi di novembre e dicembre tutta la popolazione manifesta un vero e proprio “culto” delle olive e dell’olio.

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A Roccavivara, i mesi di novembre e dicembre sono particolarmente significativi. Tutta la popolazione manifesta, infatti, un vero e proprio “culto” delle olive e dell’olio. Il lavoro per la raccolta, a cui nessuno si sottrae, in una vera e propria festa, riunisce le famiglie attorno ai propri ricordi e, in seguito, gli utilizzi dell’olio, raschiano la memoria riesumando pietanze da un passato mai sentito distante.

Ogni anno, a Roccavivara, da oltre 20 anni, si organizza la manifestazione culinaria “Panunto”, un evento che raccoglie tutta la popolazione rocchese, e non solo, attorno alla degustazione dell’olio EVO in pietanze tradizionali della cultura rocchese. In un percorso prestabilito, tra i vicoli del paese, i cittadini presentano le prelibatezze tipiche dell’entroterra molisano; un vero e proprio viaggio nell’enogastronomia locale, dal salato al dessert finale.

Ogni anno, da oltre 20 anni, tutto questo accade, in un evento per cui la mancata  partecipazione è sentita dalla popolazione come un’offesa alle radici rurali di questa realtà. Un evento in cui, anche in caso di rancori e contrasti sociali e politici, si sviluppa un clima di sana collaborazione e di “religiosità” per festeggiare la raccolta delle olive.

Ogni anno, ma non quest’anno.

La pandemia, come un fiume in piena, si è diramata attraverso i suoi affluenti in ogni angolo del mondo giungendo anche a Roccavivara.

In questo anno, eccezionale, anche “Panunto” si è arreso.

Eppure, a non arrendersi, sono stati proprio i cittadini rocchesi, che nonostante le difficoltà di spostamento e i timori per la corsa del Sars-Cov-2, non sono mancati all’appuntamento della raccolta delle olive: da Bologna, dalla Svizzera, dalla Germania, da Roma in molti sono rientrati, sfidando il destino e le paure, pur di non rinunciare alla raccolta.

Questo legame zelante, nei confronti della cultura olearia, è stato lo stimolo per maturare nuove idee da parte di un gruppo di giovani rocchesi che hanno colto la palla al balzo per un’ iniziativa innovativa e internazionale. Infatti, a seguito di riunioni virtuali, e di un conseguente confronto di idee è nato il “Roccavivara Panunto Contest” .

Il “Roccavivara Panunto Contest” è un evento virtuale attraverso cui rendere il viaggio enogastronomico internazionale. L’impossibilità di realizzazione della manifestazione è stata sopperita attraverso un rete di canali social per proiettare l’evento oltre i confini rocchesi, coinvolgendo anche i rocchesi più lontani, quelli emigrati, impossibilitati a rientrare da anni, ma che non hanno mai dimenticato le loro radici. Attraverso i canali social del “Roccavivara Panunto Contest” è possibile mandare la propria ricetta, fino al 7 dicembre 2020, e condividere tradizioni e ricette con tutta la comunità telematica. In seguito, dal 7 al 12 dicembre, la giuria del popolo voterà sui social il piatto vincitore del Contest. A chi vincerà, sarà conferita una targa di riconoscimento e un tagliere realizzato da un giovane artigiano del paese. È nelle intenzioni dei giovani promotori, inoltre, la realizzazione di un libro attraverso cui raccogliere le storie di questi piatti e lasciare scritto, nella memoria di tutti i tempi, il ricordo di questi giorni difficili e la coraggiosa reazione umana.

La storia impone un ripensamento dei nostri canonici schemi di azione, la storia ci chiama ad una sfida: quella di rivoluzionare i nostri modi di agire e di pensiero; é stata questa la ragione che ha spinto questi giovani rocchesi ad accettare questa sfida; infatti, è proprio negli ostacoli che possono nascere le occasioni di rilancio, ciò che rende stimolante questa avventura è cogliere i suggerimenti che la storia offre: ascoltare la sua voce che ci impone cambiare rotta. È nei momenti più bui della nostra vita che la storia parla e sa indicarci la direzione giusta.

L’esistenza umana è sempre una lotta a fini evolutivi, il coraggio, della nostra specie, è quello di sopperire agli ostacoli con la nostra creatività, sfruttando gli strumenti a disposizione. Questa iniziativa, è un esempio per reagire, solo un piccolo esempio, per suggerire un modo di pensare, il leitmotiv per il rilancio e l’occasione di successo per le piccole realtà nei prossimi anni.

Siamo chiamati, in definitiva, ad evolverci e rivoluzionarci.

Il 24 di novembre del 1859 usciva “L’origine della specie” di Charles Darwin nella prefazione comparivano queste parole: “preferisco discendere da una scimmia che da un uomo di cultura che ha prostituito il sapere e l’eloquenza al servizio del pregiudizio”.  Oltre gli stereotipi, oltre il pregiudizio, la voce di questi ragazzi, invita a non perdere l’entusiasmo e la capacità di sognare, ricordando che lo scopo dell’essere umano, il senso di un’ esistenza è il progresso, garantendo a tradizioni e ricordi il loro essere eterne e mai banali.

 

Nicola Di Lisa.

 

 

 

 

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