Come è noto a chi ha bontà di leggermi, spesso per decifrare atteggiamenti e comportamenti di personaggi politici attingo alla letteratura psicosociologica, applicata alle mie (oramai tante) esperienze politiche.
Mi è capitato varie volte, nel mio piccolo, da quando si eleggono direttamente i sindaci (cioè dal 1993), di individuare ed indicare alcuni candidati alla carica di primo cittadino e non solo nella mia città ...
Per aderire alla "pressante pressione della società civile che, per bisogno di identificazione, preferisce propri derivati piuttosto che esperti militanti di partito" in qualche caso ho "scovato o comunque aiutato ad emergere" persone senza alcuna esperienza politica.
MAL ME NE INCOLSE.
Ricordo che un giovanotto, appena lo candidammo, già si sentiva il sindaco di New York. Ed un altro, benchè rispettato professionista, mi disse che "non era il caso che noi vecchi partecipassimo ad un incontro coi dipendenti comunali, perché bastava lui stesso" ...che la politica non sapeva manco dove stava di casa.
Ovviamente entrambi persero le elezioni.
Ho raccontato queste piccole esperienze di provincia per dire che se si candida a sindaco un giovanotto che capisce solo di pallone o uno che la politica l' ha vista esclusivamente in tv è facile che si monti la testa.
Figuriamoci poi se si mette un bravo professore, che non si è mai candidato manco alla carica di rettore, a capo dei servizi segreti, lo si fa diventare uno coi pieni poteri (che giustamente non erano stati dati ad un altro) e lo si fa diventare potente interlocutore dei Capi di Stato del mondo intero: non solo si monta la testa, ma pretende di gestire oltre 200 miliardi di euro lui medesimo e qualche suo amichetto.
Conte I è meglio di Conte II e Salvini al Papete si era troppo gasato, ma qualcuno spieghi al presidente del Consiglio dei ministri in carica che l' Italia non è (ancora) una Repubblica presidenziale e nemmeno una Repubblica semipresidenziale.
L' Italia è una Repubblica democratica, il cui fulcro politico è il Parlamento.
De Gasperi i soldi del Piano Marshall non li ha gestiti con una cabina di regia sotto l' occhio vigile di chi glieli aveva dati. Eppure il vecchio Alcide era per davvero il capo del primo partito italiano, che (solo dopo cinque anni dai suoi servigi strategici per l' Occidente) lo accantono' per aprire un' altra fase... coi professorini alla Fanfani, che erano tuttavia dei cavalli di razza.
Conte sta tirando troppo la corda: il suo predecessore Prodi, pure lui professore e anche grand commis dello Stato, cadde per ben due volte in Parlamento, nonostante i conti di Parisi...
Vale anche in politica, anzi tanto più in politica: chi troppo vuole, nulla stringe