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QUANDO IL GIOCO SI FA DURO... i duri dovrebbero giocare

Se Conte cade, ecco perchè l'incarico dovrebbe andare a Luigi Di Maio

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Per dire ciò che devo, mi avvarro' di alcuni precedenti storici, come del resto faccio spesso.

Nella seconda repubblica centrodestra e centrosinistra si sono alternati al Governo.

Il centrodestra ha espresso sempre (e solo) la leadership di Slvio Berlusconi. Mentre il centrosinistra è stato più "plurale", perché ha espresso come premier:

1 - Romano Prodi (due volte)

2 - Massimo D' Alema

3 - Giuliano Amato

4 - Enrico Letta

5 - Matteo Renzi

6 - Paolo Gentiloni.

Berlusconi cadde per 2 volte e fu sostituito dai 2 "tecnici": Dini nel ' 95 e Monti nel 2011.

Non andò allo stesso modo ai leader del centrosinistra:

quando nel '98 Bertinotti fece cadere il Governo Prodi I, il centrosinistra mise in campo il capo del primo partito pro-tempore ovvero Massimo D' Alema, che divento' presidente del Consiglio;

quando nel 2014 Renzi fece cadere Enrico Letta, il centrosinistra (ri)mise in campo il capo del primo partito pro-tempore ovvero Matteo Renzi, che divento' presidente del Consiglio.

Se martedì prossimo la crisi di Giuseppe Conte dovesse diventare formale (perchè il premier non darà le dimissioni o non saraà sfiduciato) SULLA BASE DEI PRECEDENTI STORICI PREDETTI DOVREBBE PROVARCI IL CAPO DEL PRIMO PARTITO OVVERO LUIGI DI MAIO.

A chi dice che il M5S regge solo con Conte (un Papa straniero, che si farà un partito destinato a togliere voti a grillini e piddi), dico che l' autorità di essere il segretario del Pds consentì a D' Alema di risolvere l' eterno dualismo con Veltroni (che da vice premier diventò segretario del partito) e di TRATTARE con Cossiga e Mastella, concedendo loro i ministri Folloni, Scognamiglio e Cardinale più diversi sottosegretari. 

Lo stesso fece Renzi che dapprima TRATTO' direttamente con Berlusconi (Patto del Nazzareno), poi con gli scissionisti del Nuovo centrodestra (Alfano, Lupi, Di Girolamo e Lorenzin tutti ministri) e infine direttamente con Ala di Denis Verdini. 

Se Conte vuole davvero sostituire i 18 renziani con altrettanti costruttori basta che metta la Lonardo coniugata Mastella al ministero dell' agricoltura, la Binetti a quello della famiglia e nomini Nencini  sottosegretario agli esteri. 

Ma Conte non ce la fa, perché si sputtanerebbe troppo. Di Maio, invece, in virtù dell' autorità di leader potrebbe farcela. 

Se poi costoro pensano che, per quanto cattolici, Mastella, Tabacci e Binetti facciano le "meretrici per l' amore di dio" non hanno capito ciò che invece capirono D' Alema nel '98 e Renzi nel 2014 ossia che le coalizioni fatte con parlamentari eletti negli schieramenti opposti (responsabili, costruttori, trasformisti o voltagabbana che dirsi voglia) necessitano di  patti, interscambi e dazioni di... posti. 

Anche le coalizioni fatte con parlamentari "propri" necessitano di scambi, ma consentano almeno di  conservare la propria verginità, che se le 5 Stelle vogliono mantenerla integra per davvero allora non possono far altro che tornare alle elezioni, diversamente:

incarico a Di Maio, che con la consulenza di D' Alema, Amato, Letta, Renzi e Gentiloni capirà come si fa a governare con "alcuni" eletti dall' altra parte (cinque dei sei presidenti del Consiglio di centrosinistra governarono grazie ai voti dei "alcuni" eletti nel centrodestra: solo Romano Prodi non volle farlo. Questa è la verità della storia !)

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