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Sulla crisi, cosa direbbe oggi S. Francesco di Sales, patrono dei giornalisti?

L' editoriale di Rodrigo Cieri

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La Chiesa festeggia oggi 24 gennaio S. Francesco di Sales (1567-1622), proclamato patrono dei giornalisti nel 1923 da papa Pio XI.

Aveva inventato il volantinaggio e i manifesti per quelli che non potevano raggiungere la sede in cui insegnava catechismo.

L’ho immaginato oggi  direttore di una importante testata giornalistica. Che tipo di editoriale  scriverebbe in questa situazione politica che non trova sbocco,  con un governo che ha ottenuto la fiducia risicata che non gli consente agilità di azione, con una pandemia da sconfiggere, con un piano vaccini da realizzare nei tempi giusti e le necessarie garanzie?

Aveva il linguaggio della semplicità e della chiarezza e, da vescovo di Ginevra, raccomandava ai sacerdoti di parlare in modo semplice e chiaro affinché la comunicazione fosse vera ed efficace. Farsi capire, che grande dono aveva! Raccomandava di bandire i giudizi temerari, soprattutto quelli emessi per passione da quelle persone, potremmo dire  oggi politici, che pensano bene di quello e di quelli che amano e pensano male di quello e di quelli che odiano.

Usò il dialogo con i calvinisti che ridusse a mal partito. Meglio parlare di cose e di problemi e non di persone.

Se un governo forte con ampia maggioranza è una priorità,  occorre lavorare in quella direzione bandendo i conflitti personali e rafforzare la maggioranza con quelle forze politiche con le quali è possibile  condividere progetto, visione, programmi, obiettivi, a cominciare da quella visione di ampio respiro che è l’Europa. È la politica, quella che ha alla base il principio della possibilità.

Ma Renzi è inaffidabile! Ecco il giudizio sulla persona. E qui viene in soccorso S.Francesco di Sales: «Non dire mai: il tale è un ubriacone anche se l’hai visto ubriaco davvero». Una o più azioni non autorizzano a classificare la gente. Renzi ha commesso un grave errore nell’aprire la crisi. «Ma non è lecito  da ieri tirare delle conclusioni per oggi (…) e ancor meno da oggi per domani» (Dorotea,Francesco di Sales).

Garelli (M5S giornalista) chiede di verificare l’affidabilità di Renzi mettendolo alla prova. La maggioranza raccogliticcia non darebbe le garanzie.   

I politici hanno il dovere di mettere da parte antipatie o rancori personali e perseguire il bene comune, perché questo è prioritario e si fa sempre più urgente.

 

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