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FORNO CREMATORIO: I CONTRARI

La posizione dell' architetto Agostino Monteferrante

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Un forno crematorio tra scuole ed abitazioni. I cimiteri furono costruiti  per editto napoleonico tre secoli fa. L’editto prescriveva, già da allora, di costruirli, per motivi igienici, lontano dai centri abitati. Con il tempo, le città, una volta compatte e  cinte da mura, sono cresciute e hanno a volte lambito o addirittura inglobato le

le aree cimiteriali . Adesso va crescendo la pratica della cremazione, questione di spazio. A San Salvo il cimitero sta dentro il centro urbano. Intorno stanno crescendo nuovi quartieri, centri commerciali, il polo scolastico e nuove strade. Ecco! Nella nostra città hanno avuto la brillante idea di costruire un forno crematorio dentro il centro urbano, proprio lì tra le scuole e le abitazioni. Si dice che per legge i forni vanno costruiti dentro le aree cimiteriali.  Si fa riferimento a leggi che traggono origine  da regi decreti della fine degli anni trenta del secolo scorso, quando San Salvo contava solo 3600 anime. Considerato  che nessuno impedisce al Comune di creare nuove aree cimiteriali, fuori dal centro abitato, avendo il Comune prodesta’ sull’assetto territoriale, non si capisce perché si debba costruire un forno crematorio tra case e scuole ,  se non per mancanza di ogni tipo di sensibilità sia ambientale che sociale. È una scelta insana. Non va bene!


 

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